GROSSETO. Nuova campagna dell’AIC, Associazione Italiana Calciatori, che da anni si batte contro il vincolo sportivo, ossia di essere liberi di giocare dove un giocatore meglio crede e decidere di anno in anno.
Ricordiamo che ad oggi li vincolo è fissato fino ai 25 anni, dopo si è liberi di svincolarsi e di essere liberi. L’AIC vuole combattere questo vincolo promuovendo la campagna “Liberi di giocare” per sensibilizzare Figc e società di calcio.
Una delle varie motivazioni favorevoli al vincolo sportivo troverebbe la sua ragion d’essere nell’esigenza di evitare la dispersione del patrimonio sociale che, costituito dagli atleti tesserati, sarebbe l’unica fonte di sostegno dell’attività agonistica nelle società dilettantistiche. Il fatto che ancora sia imperante l’istituto del vincolo sportivo, ha contribuito a far sì che anche gli atleti minori d’età siano considerati “oggetto” di contrattazione e valutazione economica, circa trasferimenti, prestiti ed altri accordi vari, da parte delle società che ne detengono i cartellini. Questa situazione la si deve alle clausole statutarie delle varie federazioni sportive, che hanno portato alla cosiddetta “patrimonializzazione dell’atleta dilettante, avvalorata in determinate circostanze dalla giurisprudenza italiana.
Ricordiamo che il responsabile regionale AIC per la Toscana è Vincenzo Sabatini.
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