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Calcio

I tifosi “scaricano” Camilli per Bandecchi

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GROSSETO. Pubblichiamo in maniera integrale la lettera che il “Comitato Amici del Grosseto” ha inviato all’imprenditore Bandecchi.

Gentilissimo sig. Bandecchi,
immaginiamo che non sarà troppo sorpreso da questa mail, perché probabilmente il suo addetto stampa le avrà già parlato del fermento che ha suscitato il suo presunto interesse verso l’Unione Sportiva Grosseto.
Qua da noi, infatti, la maggioranza dei tifosi biancorossi (come dimostrato anche da un sondaggio on-line ideato e pubblicato da Grossetosport.com) spera che lei (o chi per lei) possa essere il prossimo presidente del nostro amato Grifone.
Sarà perché il rapporto con la famiglia Camilli è ormai nullo, ma i sostenitori unionisti vogliono respirare aria nuova.
È vero che sotto la presidenza di Piero Camilli, il Comandante, abbiamo sfiorato due volte la Serie A, ma da allora è andato tutto a rotoli. Lo scandalo di Scommessopoli (dove siamo passati da becchi e siamo stati anche bastonati nonostante il danno subito), poi, è stato l’inizio della fine, con conseguente retrocessione dalla B in Prima Divisione dopo ben sei campionati consecutivi in cadetteria. Inoltre, la stagione appena conclusa è stata piena di delusioni e il Grosseto non è riuscito neppure ad entrare nei play-off allargati fino alla nona posizione.
Magari starà pensando che Grosseto è una piccola piazza e ha ragione, perché si tratta di una città di 80-82 mila abitanti, ma qua, come dice il nostro inno calcistico, “la gente è forte e generosa”. Ecco, si ricordi questo aggettivo: generosa! I grossetani sono persone vere, genuine e capaci di grandi slanci di gratitudine e di affetto. Poche altre piazze, come è capitato a noi, sono capaci di esprimere 3.500 persone in Eccellenza o 5.000 in D. A dire il vero, abbiamo pienato il nostro vecchio e caro Zecchini anche contro la Florentia Viola, in C2, con un tutto esaurito da 10.000 persone, replicato in occasione della semifinale di andata dei play-off per la Serie A proprio contro il suo amato Livorno. Paradossalmente, proprio in B, dopo alcuni anni da protagonisti e buoni numeri sugli spalti, molti tifosi si sono allontanati dallo stadio, soprattutto perché stanchi e offesi dalle continue esternazioni negative di Camilli contro la nostra piazza. Badi bene, il Comandante qua ha comandato fin troppo, ottenendo tantissimo in termini economici e di benefici in convenzione da parte dell’amministrazione comunale, una situazione davvero unica nel suo genere. Ad esempio, il Grosseto non paga per giocare nello stadio cittadino, cosa che, invece, non avviene altrove. C’è stato, poi, lo smacco del tentativo di lasciare il Grosseto per comprare il Pisa (club fallito e fatto rinascere in Serie D). Lì Camilli, per la prima volta, si è reso conto di averla fatta fuori dal vaso e, frettolosamente, ha tentato di giustificare la predetta operazione in termini meramente commerciali e ha definito il Grosseto come il suo “gioiello di famiglia”. Beh, sarà perché i risultati fino a quel momento (stiamo parlando dell’estate del 2009) gli avevano sempre dato ragione, ma Camilli ha saputo convincere i grossetani della sua buonafede e li ha tranquillizzati. Col tempo, però, i risultati sono venuti meno e lo scorso anno la famiglia Camilli ha pensato bene di puntare anche sulla Viterbese Castrense, sodalizio in Eccellenza laziale, appena promosso in D. Ecco perché qui la gente non crede più alle parole dei Camilli. In pratica, si respira nell’aria che il ciclo di questi imprenditori a Grosseto è terminato e se anche non lo dovesse essere, noi vogliamo che lo sia!
Dunque, se lei ha davvero intenzione di entrare nel mondo del calcio con un progetto serio, magari proprio attraverso il Grosseto, la preghiamo di uscire allo scoperto e le assicuriamo che avrà tutto il nostro appoggio, così come quello della stampa e delle istituzioni locali. Da noi non troverà alcun ostracismo come quelli che ha dovuto affrontare a Livorno. Grosseto è un’isola felice sotto molti aspetti. Ci sono impianti adeguati (e altri sono già in progetto), non ci sono pressioni negative, esiste uno zoccolo duro di tifosi che seguono la squadra indipendentemente dalla categoria e le istituzioni sono davvero vicine. Ci permetta, poi, una domanda: in quali altre piazze può accadere, come è avvenuto da noi, che dopo un’umiliante retrocessione lo stadio ti tributi un’ovazione prolungata al termine dell’ultima partita di campionato? Crediamo che posti così, almeno in giro per l’Italia, ce ne siano pochi.
L’unica cosa che i grossetani proprio non accettano, però, è quella di essere offesi, come ha fatto Piero Camilli negli ultimi tempi. In quel caso, l’affetto incondizionato si trasforma in rancore e certe persone non sono più gradite.
Ecco perché ci rivolgiamo a lei, comprando a scatola chiusa il suo progetto e le sue ambizioni, pronti a seguirla con affetto e convinzione. D’altronde, chiunque voglia venire a Grosseto con un progetto serio a fare sì i propri interessi, ma anche il bene del Grifone, è e sarà sempre ben accetto. A noi interessa sentir parlare di programmi, come quello di puntare al ritorno in B (e magari, prima o poi, al salto in A, l’unica categoria mai disputata dal Grosseto tra i professionisti). Desideriamo un presidente e una proprietà in grado di offrirci calcio e normalità, perché qui, con Camilli, non c’è più niente di normale. Il continuo valzer degli allenatori, gli improvvisi e prolungati silenzi stampa, le liste di proscrizione tra i giornalisti (accusati, a turno, di essere anti-camilliani o anti-Grosseto), il settore giovanile inesistente, insomma, la misura è colma!
La cosa positiva, però, è che il Grosseto sotto i Camilli è sempre stato un esempio a livello di bilancio. Gli eventuali debiti fisiologici sono sempre stati coperti da Piero Camilli, che ha sempre pagato con regolarità. Ora, poi, il contenitore societario è stato svuotato. Non c’è più neppure il direttore sportivo e ci sono pochissimi contratti da onorare, facilmente risolvibili.
Insomma, ci sono tutte le condizioni per il progetto Unicusano, a patto che lei lo voglia.
Noi, francamente, lo speriamo e, come detto, se lo vorrà, la sosterremo con tutte le nostre forze, così come abbiamo fatto con i Camilli dal luglio 2000 ad oggi.
D’altronde, se un imprenditore paga 600 stipendi tutti i mesi e tenta di andare a prendere il Livorno, significa che ha liquidità e ambizioni.
Che dire, speriamo di incontrarci presto.

Un saluto biancorosso.

Giornalista pubblicista dal 2010, è uno degli editori/fondatori della testata giornalistica on-line Grossetosport, all'interno della quale ricopre il ruolo di direttore responsabile. E' altresì il responsabile dei campionati di Promozione e Seconda Categoria, nonché un esperto di calciomercato.

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Contro il Livorno mi rappresentava alla grande! non aveva mica comprato altre squadre di calcio! una settimana dopo i Play Off infatti annuncio di comprare il Pisa!!! è come aver fatto l’amore con la donna che ami in modo fantastico, aver raggiunto il più alto livello di intesa e di passione con lei e subito dopo, ti dice che va con un altro auhh il massimo della vita!!!

Francy, oramai il giocattolo Camilli l’ha rotto, ha vuotato la cassa e se ne andrà. Dopo il calcioscommesse non gli è fregato più niente del Grosseto, perche ormai non c’era più niente da vincere o da perdere, capisci bene cosa significa.

Volevo solo dire al comitato amici del grosseto che Bandecchi non comprerà mai il Grosseto (MENOMALE) per due motivi
il primo perché non ha soldi
il secondo perché siccome è intelligente l’incontro com Camilli
nemmeno lo farà perche sa che Camilli con personaggi come lui o come altri vicino a lui che Camilli conosce bene(non sto parlando di Moggi) non tratterebbe mai per il bene del grosseto
Pertanto cari amici la lettera sarebbe da mandare a qualcuno veramente all’altezza che forse in questo momento non esiste.
E poi che amici del grosseto siete se al primo che va in giro a comprare squadre a destra e a manca vedi aquila livorno ecc. Ecc. Voi voltate le spalle all’unico vero Presidente e vi andate a proporre come i disperati .
Camilli avrà anche tanti torti ma per questa maglia ha fatto tanto e non può essere messo in ballottaggio con certi personaggi.
per me Camilli è il presidente che in questo momento mi rappresenta gli altri per il momento non sono nulla.

Francy, mi sembri una informata (io, però, ho altre notizie che divergono dalle tue)! Bene, allora ti faccio una domanda: non ti fidi di Bandecchi, che dipingi come un avventuriero, ma secondo te, il progetto della famiglia Camilli è a Grosseto o a Viterbo?
Cosa sapevi di Camilli prima che venisse a Grosseto?
Noi siamo amici del Grosseto, come lo sarai tu, io più di te, perchè sono sicuramente più vecchio e non è necessario pensarla nella stessa maniera, solo che io sono stanco di farmi prendere in giro!
Qui siamo tutti disperati, ma te più di tutti!!! Leva il capo da sotto la sabbia!

Poi scusa, ma a me un presidente che compra il Pisa, la Viterbese e tenta di prendere altre squadre non mi rappresenta per niente!
Un presidente che dice che se ne va continuamente, non mi rappresenta per niente! Devo continuare? NON MI RAPPRESENTA PER NIENTE!!!!!!!!

Contro il Livorno però ti rappresentava ehh

Forza colori biancorossi

Caro Antonio, non abbiamo scritto questa lettere pensando di rappresentare il tuo gruppo, ma esclusivamente il nostro che si rivolge al tifo moderato.
Non mi sembra che avete fatto sempre tutto da soli, anche perchè le coreografie realizzate fino ad oggi sono state allestite sempre con fondi che provenivano dal tifo moderato e faccio nomi e cognomi: Seravalle e Buglieri, che si sono sempre adoperati a dare una mano in modo determinante sia per la festa della curva che per tutto il resto.
Ti lascio con questa ultima considerazione, la fiaccolata per il calcio scommesse l’hai organizzata te?
Tutti vogliamo il meglio per l’U.S.Grosseto e tutti la amiamo tantissimo nessuno e dico nessuno è unto dal Signore certe affermazioni non te le puoi permettere.

Credo che la riconoscenza verso Camilli tutti noi l’abbiamo dimostrata abbondantemente.
quando l’amore, si trasforma in sopportazione, bisogna porsi delle domande:
1 il futuro di Camilli è a Grosseto o a Viterbo?
2 ha seminato amore in città verso la squadra di calcio e la sua persona o no?
3 porta in giro per l’italia il nome di Grosseto con fierezza?
4 negli ultimi anni ha allestito squadre all’altezza, almeno per vedere un giuoco apprezzabile?
5 tutti questi continui tira e molla, lascio sono stanco e tutte le critiche fatte alla ciittà fanno bene a squadra e tifosi?
6 se la squadra retrocede è colpa di chi la costruisce o dei tifosi?
Credo che camilli siano anni che non fa più il presidente del Grosseto Calcio e questa continua elemosina che ci fa per tenere la squadra ci ha stancato! ora basta il Grosseto è appetibile lo dimostrano le varie trattative che ci sono state e che ci sono.
Massima riconoscenza e gratitudine per Camilli, ma ormai il giocattolo lo ha rotto lui con le sue dichiarazioni continue di disprezzo della grossetanità e non noi.
Ora dobbiamo voltare pagina ed avere una normale società di calcio che pianifica il suo futuro coinvolgendo tutta la città e la provincia.
Grazie Camilli arrivederci!!!

Una volta al calcio d’elite, MA TANTO TEMPO FA e io non vivo di ricordi. Onore a chi ha scritto la lettera.

A titolo personale e a nome del gruppo Vecchia Guardia esprimo il mio dissenso verso quanto contenuto nella lettera di questo gruppo,in particolar modo in riferimento ai rapporti a loro dire nulli tra la famiglia Camilli e i tifosi del Grosseto calcio. Ad oggi , con fierezza e orgoglio, posso affermare che Piero Camilli è il mio Presidente,al di là delle cariche ufficiali, e continua ad essere la persona al fianco della quale abbiamo combattuto le battaglie che hanno portato la Vera Gloria all’US GR, abbiamo scritto le pagine che davvero contano e ci hanno consegnato un posto nel calcio d’elite, e con la quale continuiamo ad intrattenere rapporti cordiali . Purtroppo molti di voi forse non hanno condiviso questi passi, presi da troppi altri impegni ,e non hanno quindi maturato quel senso di amicizia,riconoscenza e rispetto che qualcun altro prova. Il bene che vogliamo al Grosseto non permetterà certo che se ne faccia del male,ma sarà cura nostra,come gruppo ma anche come tifosi che in genere ci sono sempre stati, mossi solo dalla passione e non da interessi personali di vario tipo, gestire le situazioni che si verranno a creare,faremo da soli, come fatto fino ad oggi. Certi personaggi che si risvegliano occasionalmente dal torpore e straparlano non riusciamo a tollerarli

Tre anni dopo il buon vecchio coriaceo …era l’ora!!!Vamos!

attenti amici sportivi la promozione è in agguato

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