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Calcio

Gavorrano: riflessione sul futuro della società mineraria

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Gavorrano. Riceviamo e pubblichiamo in maniera integrale il comunicato dell’Us Gavorrano. Una riflessione sul futuro ed un invito agli organi amministrativi locali. 
 

L’U.S. Gavorrano 1930 riparte più matura e più conscia dei propri mezzi.

Per fare un campionato di Serie C occorrono:

  1. La struttura impiantistica
  2. La struttura societaria
  3. Gli Sponsor
  4. I tifosi
  5. Il coinvolgimento istituzionale

Siamo retrocessi in maniera del tutto rocambolesca e discutibile nonostante tutto.

Se analizziamo i vari “ingredienti” che occorrono ci rendiamo conto che anche la permanenza in serie D è un lusso che non possiamo permetterci.

  1. Non abbiamo una struttura impiantistica adatta a disputare un campionato di Serie C: come possiamo aspirare a fare un campionato di vertice? L’eventuale promozione ci creerebbe gli stessi problemi che abbiamo affrontato nella passata stagione. Occorre quindi che le istituzioni affrontino questo problema, agevolando la costruzione di una struttura idonea.
  1. La struttura societaria necessità di un apporto più sostenuto del volontariato. Servono volontari animati dalla passione per il calcio e convinti di dare un apporto costruttivo e disinteressato alla società secondo l’adagio “prima di dire cosa fa il Gavorrano per me devo chiedermi cosa faccio io per il Gavorrano”.
  1. Gli sponsor latitano. È impensabile che la squadra sia sostenuta solo ed esclusivamente da uno sponsor.
  1. Ringraziare i “trenta” tifosi che ci hanno sostenuto, ma il numero stesso dei supporters mette i brividi. È proprio costruttivo affrontare spese ingenti per una cosi sparuta tifoseria? La società ha sopportato spese anche per facilità la frequenza allo stadio. I risultati sono stati deludenti. Le cause sono molteplici e ci dobbiamo domandare a chi interessa avere una squadra ai vertici del calcio provinciale se poi si registra più affluenza di pubblico alla finale del torneo “Passalacqua”. Ci dobbiamo quindi chiedere se è più costruttivo raggiungere risultati di prestigio oppure rimanere nella palude dei tornei provinciali. La risposta a questa domanda è fondamentale per disegnare il futuro della squadra.
  1. La domanda precedente necessità di una risposta soprattutto da parte delle istituzioni. Alla luce delle esperienze maturate non servono dichiarazioni di principi ma interventi concreti da parte di chi ha a cuore il calcio e desidera che i giovani pratichino questo sport. Il livello di una squadra di calcio non può essere differente dal livello del contesto socio economico del territorio che rappresenta.

Sono queste alcune delle considerazioni che ci portano a tentare un esperienza nuova, già peraltro tentata in passato. Noi vogliamo collaborare con l’A.S.D. Real Follonica allo scopo di creare un bacino più forte più coeso e più orientato a recepire messaggi di progresso. La speranza è quella di coinvolgere un numero grande di giovani e le loro famiglie.

Se questo accadrà la Società lavorerà perché si verifichino i cinque punti critici la cui soluzione è la sola strada che porta a perseguire il tentativo di creare un calcio di qualità. Il prossimo anno esperiremo questo tentativo coinvolgendo tutti gli “assenti” interessati a collaborare con la società.

Ci auguriamo che il messaggio sia recepito in alternativa che ci giunga un chiaro messaggio che ci illumini sulla direzione che dovrà prendere il calcio gavorrano-follonichese in modo che sia chiaro anche per noi la strada che dovremmo intraprendere.

Giornalista pubblicista dal 2010, è uno degli editori/fondatori della testata giornalistica on-line Grossetosport, all'interno della quale ricopre il ruolo di direttore responsabile. E' altresì il responsabile dei campionati di Promozione e Seconda Categoria, nonché un esperto di calciomercato.

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Insomma, qualcuno dovrà pur dirci come sono andate veramente le cose. L’impressione è che sia stata buttata al vento una grande opportunità. Con loro facevamo la Lega Pro anziché andare a Cenaia ed avere prospettive zero.

Sì, volevo continuare a vedere quelli del paesello a Grosseto, almeno con loro abbiamo visto il vero calcio, con i vs amici abbiamo fatto delle belle figure.

La soluzione “top” sarebbe una fusione tra le due società, se Ceri e Mansi unissero le forze sotto il nome di Grosseto, potrebbe nascere una società unica forte, che riporterebbe il Grifone in serie “C” e con la realizzazione del centro sportivo che sta’ nascendo le cose non potrebbero che migliorare. Inoltre il Grosseto sarebbe guidato da due famiglie d’imprenditori LOCALI ed appassionati di calcio

No, si sta comportando bene il Grosseto. E per rispondere a Max, ma cosa volevi quelli del paesello qui a Grosseto? Hanno fatto cinque campionati nei professionisti negli ultimi otto e ora sono retrocessi. Noi vogliamo vedere il Massa Martana e il Gambassi, non scherziamo😎

Infatti si vedecome si stanno comportando bene nei confronti del Grosseto….robe da professionisti..

IO credo che l’amministrazione comunaledi Grosseto ha perso una grande occasione. il Sig.Rossi e il Sig Vivarelli ci spieghino perchèvnon è stato fatto nessun tentativo per portare il Gavorrano a Grosseto in maniera duratura.
Era forse l’unica occasione per tornare tra i professionisti,

Copyright © 2021 GrossetoSport Testata giornalistica iscritta al tribunale di Grosseto 8/2011 Direttore responsabile: Fabio Lombardi

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