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Prima Categoria

Riccardo Angelini saluta il Real Castiglione. “Annata positiva. Pronto a rimettermi in discussione”

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Dopo una stagione da tecnico del Real Castiglione ora, Riccardo Angelini, è pronto a mettersi in discussione. Allenatore classe 1983, dopo l’esperienza in Terza categoria dello scorso anno, Angelini ha chiuso con la società castiglionese dopo un quinto posto in Terza, ed è pronto a tornare “in sella” in una panchina.

Come valuta la sua ultima stagione in Terza categoria?

“In primis vorrei ringraziare la società Real Castiglione che mi ha dato la possibilità di intraprendere il ruolo di allenatore dopo anni da giocatore. Anche se la mia esperienza con la società è finita, valuta l’annata in maniera positiva, sia personalmente che a livello di collettivo e di squadra. Abbiamo raggiunto il quinto posto a fine campionato, anche se non è servito a niente, ma abbiamo migliorato la stagione precedente, e fatto 11 punti in più dell’anno prima. Credo che  il valore dei singoli giocatori sia cresciuto, in alcuni anche in maniera esponenziale in quanto hanno giocato con risultati eccellenti in nuovi ruoli”.

Dopo l’esperienza a Castiglione cosa prevede il futuro da tecnico?

“Dopo questa esperienza spero di essere contattato da qualche squadra, anche perché ho appena concluso il corso da allenatore UEFA B che mi riconosce abilitato. Mi piacerebbe affrontare un progetto importante o comunque a medio o lungo termine. Mi piacerebbe provare a calarmi in una Juniores o Allievi, perché credo che dai giovani si debba ripartire per apprezzare  questo sport”. 

Ha già avuto qualche contatto?

“Non ho avuto richieste importanti, ho avuto un contatto con una società che voleva tornare ad avere una squadra Juniores come supporto della prima squadra. Ma ancora non sono riusciti ad allestire la rosa. Resto in attesa di una chiamata”. 

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Con la squadra che aveva doveva come minimo arrivare nei play off.
Allenatore non in grado di gestire un gruppo e con poco polso.
Ha cercato di stravolgere la squadra portandola allo sfascio, facendo smettere giocatori validissimi. Peccato.

Conosco Riccardo come persona e lo conoscevo come giocatore. Sono totalmente esterno alle vicende castiglionesi e non so come è andata la gestione della rosa, i motivi per cui molti hanno smesso e come è stato il suo approccio con la società ma non trovo giusto un attacco cosi diretto ad un mister giovane alla sua prima esperienza su una panchina.

Tra i vari compiti di un mister c’è quello di creare regole e gerarchie in base al suo gioco.
Se molti hanno smesso forse il problema è proprio l’opposto di quello da Lei detto, cioè un polso troppo duro o un’idea non condivisa spesso possono dar noia alle cosidette ‘primedonne’…

Ripeto: sono totalmente estero alle vicende, Lei da castiglionese nè saprà sicuramente di più e potrà avere anche ragione, ma trovo molto sgarbato esternare il suo malcontento su un sito infangando una persona che comunque in quello che ha fatto ha messo tutta la sua passione.

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