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Calcio

Settore giovanile Us Grosseto: cosa accadrà con il passaggio di proprietà?

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GROSSETO. In questi giorni in molti si sono chiesti cosa accadrà al settore giovanile dell’Us Grosseto dopo la cessione della società che dovrebbe avvenire nella giornata di domani?

Il gruppo guidato da Fabrizio Sonnini, dovrebbe rimanere almeno per un altro anno, con la gestione delle squadre dei piccoli biancorossi.
Si prosegue così nel progetto iniziato la passata stagione, nonostante il rapporto di collaborazione con la prima squadra che si andrà a stipulare con il ds dei viola, Pradè, che manderà in Maremma molti giovani di belle speranze per farsi le ossa.

Naturalmente una volta avuto l’ok dalla nuova proprietà Sonnini e i suoi si metteranno subito al lavoro per preparare al meglio la prossima stagione.

Giornalista pubblicista dal 2010, è uno degli editori/fondatori della testata giornalistica on-line Grossetosport, all'interno della quale ricopre il ruolo di direttore responsabile. E' altresì il responsabile dei campionati di Promozione e Seconda Categoria, nonché un esperto di calciomercato.

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cari amici non succederà nulla.il settore giovanile dell’era camilli è esistito per la buona volontà di qualcuno ultimo sonnini .il calcio è finito nella nostra città.ma quando mai un imprenditore viene a grosseto prende una società senza nessun giocatore solo con il titolo sportivo.magari paga la vecchia gestione,io camilli che regala non lo vedo,assembla una squadra ex novo.per piacere piedi per terra

PASTORELLO Sergio

(Grosseto settore giovanile 2013-2014)
Tutti si lamentano ma nessuno fa mai niente per rimediare….lo sappiamo è il carattere tipico dell’italiano…lunedi sono andato ad un incontro dell’AIAC Grosseto dove c ‘era come relatore BONGIORNI Antonio responsabile del settore giovanile con trenta anni di esperienza nel mondo del calcio del Margine Coperta di Pistoia società e vivaio toscano dell’Atalanta calcio.l’incontro è durato circa un paio di ore e mentre questo signore parlava io riflettevo su alcune cose fondamentali per un settore giovanile..riflettevo su come si confrontava con i suoi collaboratori,allenatori,preparatori e giovani calciatori….dove voglio arrivare….quest’anno ho voluto provare ad allenare un settore giovanile professionistico dopo tanti anni di lavoro con prime squadre,credevo di trovare un ambiente migliore ma mi devo ricredere…sappiamo tutti il problema dei campi,sappiamo tutti il problema materiale tecnico,lo so c’è,la crisi impossibile spendere su palloni,cinesini,sagome,ecc ecc..però non concepisco che nessuno sia venuto a parlare sull’andamento della squadra,sull’andamento dei ragazzi,problematiche e soluzioni da intraprendere,hanno liquidato l ‘ultimo rimborso spesa con un biglietto con scritto grazie per la collaborazione…freddo troppo freddo,non vogliamo la banda che ci acclama per il lavoro svolto in maniera direi BUONA nonostante mille difficoltà,ma almeno la presenza di un responsabile per aver un sunto generale dell’annata calcistica.Visto che siamo riusciti a lavorare in un campo con tutte le squadre del settore giovanile ed ho visto come lavorano i miei colleghi ed allenatori…ringrazio io a queste persone per il lavoro svolto il sacrificio e impegno che ci hanno messo tutto l’anno pur con difficoltà…in primis ringrazio gli allenatori con cui ho collaborato:Emiliano Biliotti e David Stefani,poi tutti gli altri Pieri Mirko,Walter Trentini,Guazzini Michele,Picardi Roberto,Lacchè Francesco,Bonfiglio Fabio,Bisceglia Alberigo,a tutti i preparatori atletici ed ai preparatori dei portieri ed a tutte le persone e dirigenti che ruotano attorno a noi.Saluti e un buon lavoro per gli anni futuri PASTORELLO Sergio.

tutti parlano di progetto sonnini… ma dove è questo progetto??? fare un progetto per un settore giovanile significa cercare stabilità in campi di gioco e allenamento (le squadre hanno vagato per diversi campi e parcheggi) investendo anche nella loro realizzazione, ampliamento o miglioramento;significa costruire le squadre facendo qualche raduno-provino (autorizzato dai 12 anni in su) e non prendere pacchetti costruiti da altri se non con rare, anzi rarissime eccezioni; significa conoscere i giocatori del settore giovanile e andare a vederli con assiduità (non solo le partite dove vi sono interessi “personalli”); significa iscrivere le squadre giovanili a tornei di livello; significa essere presente in sede non raramente ma con continuità; e significa molto altro che non ho visto a parte una presentazione in pompa magna alla cava di roselle e tante belle parole di connubi con altre società della provicia e fuori… PS un plauso va rivolto invece ai mister, ad alcuni dirigenti accompagnatori e fisioterapisti, ai ragazzi e alle famiglie che hanno sopperito (chi per amore dello sport chi per amore dei figli) a tante, troppe mancanze…
questa dirigenza ha avuto la fiducia di tutti e un anno di tempo per mettere in atto quanto detto ma siccome così non è stato mi auguro un nuovo corso che dia linfa vitale e motivazionale ai nostri giovani calciatori…

Mettetevi a DIETA tutti e due vai….

Redazione…come mai noi non siamo sorteggiati al primo turno di coppa italia??

Ma che discorsi so’ ? Vogliamo fare una squadra di lega pro con mezzi giocatori della berretti ? Se uno e’ bravo lo fanno giocare da qualunque parte arrivi, berretti compresa….

Leggendo l articolo, saranno ben pochi i giovani della Berretti che faranno parte della rosa 1*squadra….come al solito avanti gli altri….

Penso che anche per il settore giovanile i tempi sono molto ristretti .problema campi allenamento. ragazzi e tutto il resto .speriamo in sonnini..

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