Editoriale – Tra nuovi stadi e strutture da fare rimane il problema impianti a Grosseto

Grosseto – Sicuramente la notizia della settimana in ambito sportivo è stata la nuova idea del patron dell’Us Grosseto, Gianni Lamioni, di mettere a conoscenza del suo nuovo progetto di ristrutturazione e ammodernamento dello stadio Carlo Zecchini con un grande investimento.
Si è quindi nuovamente accesa la spia sulla polemica degli impianti sportivi del capoluogo maremmano con molte discipline e squadre che sono in difficoltà.
Oltre come detto dell’Us Grosseto che vorrebbe avere una sua casa più confortevole e in stile British con uno stadio senza pista e con il pubblico molto vicino al campo oltre alla costruzione di uffici e negozi, ci potrebbero essere altre società che potrebbero essere costrette a trovarsi nuova dimora.
E’ il caso del Belvedere Grosseto che in caso di conquista dell’Eccellenza difficilmente potrebbe giocare alla “Corte degli Ulivi” se non verranno fatti interventi per essere in regola con le norme Figc previste per tale impianto.

Il mondo del baseball se la passa decisamente meglio con uno stadio all’altezza del campionato e con una struttura anche superiore a quelle che possono essere le aspettative di pubblico sugli spalti.
Altro aspetto invece è legato al volley con la Pallavolo Grosseto che ha a sua disposizione il palazzetto dello sport vicino allo stadio, mentre l’Invicta Volleyball ha la sua casa in quel di Marina di Grosseto.
Proprio la società del presidente Galoppi sta provando a costruire il suo palazzetto con tanto di progetto che si doveva o dovrebbe fare in quel di Via Austria dove una volta c’era il campo sportivo della Nuova Grosseto Barbanella, ma pare che al momento sia tutto fermo.
Proprio sempre in Via Austria troviamo il palazzetto dove si gioca a basket. Un palazzetto non proprio accogliente per il pubblico e fuori dai canoni di oggi per essere accogliente per gli spettatori.

Il cacio a 5 ha la sua casa in quel di Via Adda nel “Palabombonera” e a parte qualche problema di allagamento in caso di forti piogge la società di potrebbe ritenere soddisfatta.
Cosa che sicuramente non è il CP Grosseto che spera di trovare una sistemazione migliore o interventi importanti per cercare di avere una struttura adeguata alla serie A. E’ vero che si può giocare il campionato, ma se arrivi alle semifinali play off scudetto come accaduto due anni fa sei costretto ad emigrare a Follonica perchè non più in linea con quanto richiesto dalla lega di appartenenza.

Sulle due piscine cittadine, quelle di via lago di Varano e quella dello stadio sono stati fatti interventi che hanno reso gli ambienti idonei a quanto richiesto.
Le altre due principali società calcistiche cittadine, anzi tre compreso il Roselle, invece bene o male hanno trovato una loro sistemazione.
L’Atletica invece può usufruire della pista e della struttura del campo “Zauli”.

In sintesi a Grosseto manca davvero un impianto adatto al calcio e soprattutto un palazzetto polivalente che possa servire non ad una sola disciplina, ma anche ad esempio per organizzare eventi di boxe, scherma o anche concerti.
Sicuramente la nostra città sta pagando l’immobilismo di tante decine di anni tra le varie amministrazioni che si sono succedute, indipendentemente dal colore polito, e l’attuale giunta comunale con l’assessore, Fabrizio Rossi, sta cercando di trovare risorse, idee e progetti per dare i giusti impianti ad una città che vive di sport.
E questo ce lo auguriamo vivamente…