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Grosseto Calcio

Primavera 3: il Grosseto non demerita, ma è il Livorno a sorridere (0-2)

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GROSSETO – LIVORNO 0 – 2
GROSSETO: Comparini, Tiberi, Veronesi (14’ st Riitano), Marraccini (11’ st Lucattini), Fregoli (1’ st Cerulli), Franceschini, Filippi, Perrella, Francavilla, Gafà (11’ st Bifini), Sarno (14’ st Brunetti). A disposizione: Simi, Salvadori, Columbu, Valente. All. Consonni.
LIVORNO: Paci, Cesaretti (43’ st Boghean), Bertelli, Guglielmi, Salvadori, Stringara, Murati (11’ st Lika), Irace (43’ st Pulina), Cremonini, Caia (20’ st Pecchia), Campo (20’ st Poli). A disposizione: Di Bonito, Cartano, Pinto, Arcuri, Ciofi, Dallai. All. Cannarsa.
ARBITRO: Curcio di Siena, coadiuvato dagli assistenti Laganà e Petrakis di Siena.
RETI: 3’ st Campo, 39’ st Poli.
NOTE: espulsi Cremonini e Comparini al 13’ st per reciproche scorrettezze; ammoniti Tiberi, Cesaretti, Perrella e Boghean. Concessi 2’ + 6’ di recupero, angoli 4 a 6 per il Livorno.

ROSELLE  – Il Grosseto cede con onore (0-2) al cospetto di una big del girone come il Livorno: squadra dai valori importanti quella di mister Cannarsa, davanti alla quale comunque i grifoncini non hanno affatto demeritato, sfiorando nella seconda parte della ripresa la possibilità di pervenire al pareggio.

Si affrontano la seconda e la terza del raggruppamento D nel campionato Primavera: gara condizionata dal forte vento di tramontana, che ha visto nel primo tempo un Livorno più manovriero e propositivo, mentre i biancorossi si sono concentrati maggiormente alla fase di contenimento, lasciando spesso un po’ troppo solo il pur volenteroso Francavilla. Fase difensiva comunque svolta in modo ordinato dal Grosseto, che è riuscito a contenere le incursioni di un giocatore interessante come Murati e a disinnescare un reparto offensivo dal grosso potenziale: evidenti le doti tecniche dei vari Caia, Cremonini e Campo, ma, al di là di un paio di conclusioni alte del numero 10 e del figlio d’arte Stringara, l’unico vero pericolo corso dall’attento Comparini (bravo a stoppare da “libero” un paio di incursioni labroniche) è stato al minuto 35, quando la galoppata di Cesaretti trova libero al centro dell’area Salvadori: un vero e proprio rigore in movimento quello per il capitano amaranto, che stringe però troppo il diagonale, con la palla che termina out. Dinamica simile, ma meno incisiva, quella di quattro minuti più tardi, con protagonista sempre Cesaretti: il numero 2 arma questa volta il destro di Cremonini, che calcia debolmente a lato. Stoicamente capitan Fregoli ritorna in campo dopo un taglio sul sopracciglio, salvo poi essere avvicendato da Cerulli a inizio ripresa.

Il secondo tempo si apre con il fulmineo vantaggio livornese: Caia lavora a lungo una palla al limite dell’area biancorossa, aspettando l’inserimento di Bertelli che già si era ben disimpegnato nella prima frazione. Il suggerimento del terzino premia l’inserimento di Campo che, da due passi, timbra lo 0 a 1. Il Grosseto accusa il colpo, rischia sul diagonale di Murati respinto coi pugni da Comparini, poi, improvvisamente, la partita si incattivisce. La scintilla è provocata da un intervento di un giocatore labronico su Veronesi, scoppia un parapiglia e a farne le spese sono Comparini e Cremonini, spediti anzitempo sotto la doccia dall’arbitro Curcio. La partita sembra assopirsi per un po’, ma poi riprende quota a cavallo della metà del tempo con il caparbio Francavilla, che prima si vede rintuzzare il diagonale dal provvidenziale intervento di Guglielmi, poi calcia debolmente verso la porta dopo una bella sortita personale. I cambi operati da mister Consonni danno nuova linfa all’azione biancorossa che si fa più spavalda e pericolosa: prima è Bifini con una spettacolare rovesciata a impensierire la difesa livornese, poi la punizione tesa di Filippi termina di pochissimo a lato, infine è Riitano, molto positivo il suo ingresso, a crossare bene in area, Paci smanaccia come può e il successivo tentativo di Perrella è contrato da capitan Salvadori. I grifoncini meriterebbero la soddisfazione di riequilibrare il match, ancora Bifini si rende minaccioso con un colpo di testa su cross di Filippi, ma, nel momento del massimo sforzo, il Livorno chiude la contesa con il neoentrato Poli, grossetano di nascita, che stacca bene sugli sviluppi del corner  battuto da Pecchia. E’ la mazzata decisiva sui biancorossi, che comunque lottano fino in fondo chiudendo in avanti e protestando per un intervento dubbio al limite dell’area (con le nostre immagini che hanno però chiarito la corretta decisione del direttore di gara).

Il Livorno si conferma formazione solida e ottimamente strutturata, con giocatori importanti e di spicco; ma una partita positiva anche per i biancorossi, a cui forse è mancata solo un po’ di incisività ed esperienza al cospetto di un avversario di così alto rango: da gare come queste, giocate con questa intensità e qualità, i nostri grifoncini non possono far altro che maturare e migliorare.

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