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Grosseto Calcio

Us Grosseto, il punto dopo la 30ª giornata

Punto pesante ottenuto dai biancorossi al Rigamonti di Lecco

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La 30ª giornata del girone A di Serie C si è conclusa positivamente per i colori biancorossi. Infatti, i ragazzi di Magrini, in grandissima emergenza numerica, sono andati a strappare un punto d’oro a Lecco con il gol del neo entrato Simeoni in pieno recupero finale.

COSA FUNZIONA
Umiltà, grinta e voglia di non mollare mai sono caratteristiche riconosciute da tutti alla squadra biancorossa. Si spiega così la prestazione gagliarda offerta in trasferta dagli unionisti contro il Lecco, la formazione con il migliore rendimento interno del girone A. Un pareggio ottenuto schierando all’inizio ben sette giocatori under, diventati otto al termine del match. Questo perché Magrini ha numerosi titolari fuori per infortunio ai quali in occasione della trasferta lombarda si è aggiunto Polidori, squalificato. Il punto conquistato ha portato i biancorossi a 39, quota che da quando è stata nuovamente istituita la Serie C unica su tre gironi spesso è bastata per non disputare i play-out. Tra l’altro, pur subendo la prevedibile pressione lecchese, i maremmani si sono sempre difesi con ordine, hanno giocato palla a terra e, quando hanno potuto, si sono fatti vedere in avanti. Clamorosa, in tal senso, l’occasione sprecata da Galligani al 78′. In ogni caso, in una grossa prestazione a livello di squadra, impossibile non esaltare le prove individuali di Gorelli e Barosi, quest’ultimo cresciuto a livelli impensabili con il lavoro costante effettuato l’allenatore dei portieri, mister Ferioli.

COSA NON FUNZIONA
I numerosi infortuni e l’ennesimo gol su calcio piazzato sono i nei da evidenziare. Certo, il gol lecchese è nato su un corner inesistente, ma c’è stata sicuramente una disattenzione difensiva. La difficoltà ad andare in gol, poi, è sicuramente acuita dalla mancanza di Boccardi e Moscati, due tra i migliori marcatori unionisti assenti rispettivamente per un affaticamento muscolare e per le fratture al volto.

COSA ASPETTARSI
Domani c’è il derby contro il Livorno, squadra penultima in classifica e penalizzata, ma non per questo da sottovalutare, soprattutto in considerazione del fatto che in casa Grosseto ci saranno ancora una volta molti assenti. Riuscire a vincere all’Ardenza significherebbe mettere da parte il discorso play-out e consentirebbe al Grifone di chiudere la stagione in scioltezza creando nuovi obiettivi. Domenica prossima, invece, arriverà allo Zecchini la sorprendente Pro Patria, formazione che veleggia a 50 punti in classifica, vera mina vagante del girone, capace di risultati importanti, come il 3 a 0 casalingo alla capolista Como poche giornate fa. All’andata, i biancorossi hanno pareggiato 0 a 0 a Busto Arsizio, un risultato, quello ad occhiali, ottenuto ben nove volte dai bustocchi in questo campionato.

 

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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Credo sia fondamentale vincere a Livorno; in teoria non sembrerebbe un’impresa stratosferica, stante la crisi nerissima degli avversari che parrebbero con un piede e mezzo in D, ma la sensazione è che non sia affatto scontato, perché per loro è forse un po’ l’ultima spiaggia e il Grosseto affronta questo derby quanto mai rimaneggiato. Certo è che, raggiungendo i “famosi” 42 punti, il mantenimento della categoria sarebbe non garantito ma serissimamente ipotecato. È innegabile che il prosieguo del torneo sia abbastanza complicato: un’altalena di sfide contro squadre oggettivamente superiori e in lotta per la promozione, alternate con gare contro chi è alla disperata ricerca di punti-salvezza, il che determina una specie di percorso di guerra; tuttavia è impensabile che contro Giana Erminio, Pro Sesto, Novara ed Olbia non si riescano a racimolare quei 5/6 punti che chiuderebbero il discorso. Vinciamo comunque domani, poi ne riparliamo.

Funziona sicuramente lo spirito di corpo, il concetto di “squadra” è incarnato da prestazioni come quella di Lecco, dove si sopperisce al gap tecnico ed alle assenza con la grinta, la caparbietà e la voglia di lottare fino “all’ultimo pallone”.
COMPLIMENTI ALLA SQUADRA.
Per quanto riguarda la quota salvezza hai detto bene: spesso quota 39 ha significato salvezza diretta, ma quest’anno temo che non sarà così.
Al termine del girone d’andata la quint’ultima aveva raccolto 19 punti in 21 gare.
Adesso il Piacenza ha 33 punti in 30 partite.
È vero che in questo momento la quest’ultima è l’Olbia ma dovendo recuperare due partite non è attendibile dal punto di vista statistico.
Dovendo fare una proiezione posso ipotizzare quota 44 come salvezza acquisita.

È vero, è da tenere in considerazione anche l’opzione della NON disputa dei play out, la penultima attualmente è la Lucchese con 23 punti.

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