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I sindaci di centrodestra: Termine si crede Re Sole ma in realtà è solo terminato

Marcello Giuntini accetta la presidenza-ponte del Coeso, solo che a nominarlo è Giacomo Termine. L’ennesima triste conferma di una vicenda che da tempo ha evidenziato un clima di approssimata scorrettezza e di palese illegittimità in cui opera il centrosinistra, nonché la sua totale mancanza di volontà nel collaborare per il bene socioassistenziale della collettività. Il centrosinistra dimostra ancora una volta di non aver alcuna remora ad anteporre il proprio tornaconto politico momentaneo anche se a discapito della fornitura di servizi essenziali soprattutto in un periodo pandemico unico nella storia del mondo.
Un atto non solo totalmente irrispettoso dei patti sottoscritti nel 2018 dai sindaci della provincia di Grosseto, che prevedevano per il biennio 2020-21 la presidenza di un esponente designato dal Comune capoluogo di Provincia, ma anche un’azione profondamente manchevole di quel basilare rispetto nei confronti della giustizia amministrativa.
Giacomo Termine non può nominare alcun suo successore. I motivi sono semplici: contrariamente a quello che afferma, non è decaduto come presidente il 5 dicembre u.s.. Il suo mandato è infatti scaduto ben prima, essendosi esaurita la carica presidenziale per cessazione dei due anni di mandato a partire dalla sua nomina, ovvero 45 giorni dopo l’approvazione del bilancio di esercizio approvato dall’assemblea il giorno 25 agosto. Un presidente decaduto non può certo nominare il successore di sé stesso, pensa forse di essere il Re Sole? Qualunque atto da lui sottoscritto diviene automaticamente passibile di illegittimità e quindi da ritenersi nullo, per questo motivo, giustamente, il sindaco di Castel del Piano Michele Bartalini non poteva far altro che porre il diniego all’accettazione della carica stessa.
Come centrodestra restiamo invece uniti nella totale chiarezza, coerenza e legittimità: il 21 gennaio è la data fissata per la sentenza del Tar decisiva per le sorti di questa incresciosa vicenda, che certamente ha segnato una bruttissima pagina nella storia politica del centrosinistra grossetano. La macchina dell’attività giudiziaria si sta muovendo in maniera estremamente rapida, segno ulteriore della straordinaria importanza assegnata alla trattazione di questa delicatissima materia. Non ci resta quindi, al contrario del centrosinistra, che sembra sempre più infangarsi maldestramente nell’affannata ricerca di soluzioni fantasiose ed incerte, aspettare fiduciosi il volere del giudice, continuando a privilegiare una strada fatta di trasparenza e di correttezza. Noi riponiamo la massima fiducia nella magistratura e ne attendiamo il responso con serenità.
I sindaci di centrodestra
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