Mister Marcolini (Novara): “Grosseto da affrontare con le pinze”

Novara Vi proponiamo il video integrale della conferenza stampa di mister Michele Marcolini avvenuta ieri pomeriggio a Novarello, centro sportivo del Novara, alla presenza del ds Orlando Urbano e del bomber sudamericano Pablo Gonzalez. Il tecnico piemontese ha parlato della situazione della sua squadra e poi si è soffermato sul Grosseto, avversario domenica 6 dicembre allo Zecchini, nel match valevole per la 14ª giornata del girone A di Serie C.
Marcolini: <<La mia squadra ha avuto una presa di coscienza che mi fa piacere. Non mi posso lamentare dell’attenzione che mi danno né dell’applicazione che ci mettono. Purtroppo fino ad oggi i risultati non ci sono stati, ma il lavoro dietro e l’applicazione da parte dei ragazzi c’è sempre sì. Sentire le parole di Pablo (che ha parlato in nome della squadra, ndr) mi rende ancora più legato a questi ragazzi. Fa piacere che ci sia una linea unica da percorrere tutti insieme. Le parole hanno un’importanza, ma i fatti ancora di più. Speriamo di concretizzare questi concetti già dalla partita di Grosseto. È una squadra che sta giocando con entusiasmo, con la testa libera. È una squadra che sa essere molto intensa, chiude gli spazi e dopo che riconquista (la palla) anche con i difensori, propone subito l’azione offensiva. Quindi è una squadra che sa palleggiare se viene fatta palleggiare, però sa anche essere molto verticale perché ha degli attaccanti bravi nell’uno contro uno. Sta facendo un buonissimo campionato, dunque è da affrontare con le pinze… La classifica fa schifo e non ci piace, ma non deve essere un peso. Questa non è una squadra di ragazzini. Il momento ti fa essere un po’ troppo pensante e pensieroso in campo, magari facendo perdere il tempo di giocata. Dobbiamo prendere la classifica come stimolo per fare meglio. Dobbiamo recupare una partita. Sono più incazzato più per quello che non abbiamo fatto nelle ultime quattro partite piuttosto che per la classifica. Non sono abituato a farmi troppe seghe mentali. Dobbiamo lavorare. Dipende da me e da noi cambiare la situazione. Abbiamo tre partite fuori casa e dobbiamo cercare di ottenere il massimo. Quest’anno con le porte chiuse il fattore campo, come dimostra la statistica, ha molta meno importanza>>.