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Coeso Società della Salute Il Centrosinistra fa cadere il patto di Coes(i)one

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E’ con grande rammarico e tanta preoccupazione per i servizi
socio-assistenziali che comunico ai cittadini come ogni mio tentativo di
trattativa con i sindaci del centrosinistra sulla presidenza Coeso sia
ad oggi definitivamente naufragato, in un’assemblea, ahimè, poco
partecipata, senza quorum. C’erano i rappresentanti dei Comuni di
Monterotondo, Campagnatico, Castel del Piano, Castell’Azzara, Grosseto,
Roccalbegna, Scarlino e Semproniano, che ringrazio per la manifestazione
di grande senso responsabilità.

Nonostante il mancato rispetto da parte di Pd ed alleati dei patti
sottoscritti da 18 di 20 sindaci nel 2018, nonostante la massima
disponibilità dimostrata in questi mesi dal centrodestra, nonostante il
passo indietro che io stesso ho fatto (a quest’ora sarei dovuto essere
presidente del Coeso ormai da quasi un anno), il centrosinistra continua
sulla sua strada, senza tener conto del bene della nostra comunità e
senza fermarsi neanche davanti a un’emergenza sanitaria di proporzioni
mondiali.

Ecco ciò che io avevo proposto, sia ai colleghi della provincia e sia
al Governatore della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ho incontrato
personalmente: il Patto di Coes(i)one. Questo avrebbe consentito di
affiancare alla mia presidenza due vicepresidenti, cioè il sindaco
Giacomo Termine per l’area delle Colline Metallifere, a garanzia di
continuità amministrativa, e il sindaco Michele Bartalini, in
affiancamento in vista del futuro. Avrebbe inoltre permesso di operare
in piena linearità e omogeneità, senza ulteriori particolari
rallentamenti, e in stretta collaborazione con il direttore generale,
che – sempre secondo la mia proposta – avrebbe dovuto avere a sua volta
due figure di riferimento tecnico per ogni vicepresidenza e rispettiva
area di riferimento, cioè Colline Metallifere e Monte Amiata. Non solo:
all’interno di questo accordo avevo dato garanzie sul programma e sulla
campagna di comunicazione, entrambi da condividere e sottoscrivere
congiuntamente. Il tutto – a differenza delle inaccettabili condizioni
dettate dal centrosinistra – nel massimo rispetto dei patti sottoscritti
nel 2018 da tutti i sindaci, che per il biennio 2020-21 prevedevano un
presidente designato dal Comune di Grosseto, individuato dalla Giunta
nella mia persona.

Il Patto di Coes(i)one avrebbe implicato quindi un passo indietro da
parte mia, che avrei fatto volentieri a dimostrazione del grande senso
di responsabilità con cui sto vivendo questa situazione. Evidentemente
però il centrosinistra – che oggi lo ha definitivamente fatto cadere
praticamente disertando l’assemblea – non si fa tutti questi problemi e
preferisce portare avanti una battaglia puramente politica non solo
insensata e infondata, ma anche nociva per tutto il territorio provinciale.

La vicenda purtroppo andrà avanti per vie legali.

il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna

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