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L’isola del Giglio diventa ‘Zona Disagiata’ nuove opportunità per gli imprenditori

L’Isola del Giglio è stata riconosciuta come zona disagiata e questo comporterà nuove opportunità in termini di contributi”. Lo ha annunciato il sindaco Sergio Ortelli a conclusione di un iter avviato nel 2016 e concluso nella scorsa estate. Il decreto del Ministro dell’Agricoltura, su indicazione della Regione Toscana, prevede nuove opportunità per il settore agricolo ma non solo. “Vorrei ringraziare per il lavoro svolto l’assessore Walter Rossi e il consigliere Luca Mibelli – afferma Ortelli – che hanno seguito l’iter sin dal giorno dell’insediamento”. Essere considerato un territorio disagiato darà immediato impulso al settore agricolo dell’Isola ed anche ad altri, come quello della pesca. “Questo riconoscimento – commenta l’assessore alle attività produttive Walter Rossi – porterà notevoli benefici per il settore agricolo isolano, tra i quali possiamo ricordare la possibilità di ottenere in modo più semplice la qualifica di imprenditore agricolo professionale grazie all’abbattimento dei requisiti soggettivi previsti dalla Legge Regionale 45/2007 per diventare imprenditore agricolo. Fino ad oggi era obbligatorio ricavare il 75 per cento del proprio reddito annuo dall’attività agricola, mentre da adesso sarà sufficiente il 19 per cento. Questo darà la possibilità di aumentare il novero degli imprenditori agricoli professionali attivi sull’isola, rimuovendo un grave gap competitivo nei confronti di altri territori che hanno visto arrivare molti più contributi europei in questi anni in virtù di un numero decisamente superiore di imprese”. Per favorire lo sviluppo agricolo del territorio, che sta facendo già registrare buoni risultati nel settore vitivinicolo, l’amministrazione gigliese è in contatto con Anci per organizzare corsi dedicati al mondo dell’agricoltura. L’essere zona disagiata darà anche altri benefici. “Nelle varie graduatorie sui contributi – afferma Rossi- potremo contare su punteggi superiori. Questo ci permetterà di accedere a risorse che, fino ad oggi, per una piccola isola costretta a competere ad armi pari con altre realtà, diventavano una chimera. In questo modo potremo giocarci le nostre carte ed avere le nostre opportunità di sviluppo”. Il Sindaco Ortelli conclude con una considerazione. “Crediamo che adesso – sostiene il primo cittadino – potremo garantire opportunità in più ai nostri giovani frenando quel rischio spopolamento che sempre più spesso colpisce le isole minori”.

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