Alfonso Morrone a Gs: “Pronti ad acquistare il Grosseto o ad affiancare i Ceri”

Grosseto Dopo aver sentito il presidente biancorosso, Mario Ceri, che ha confermato di essere stato contattato da Alfonso Morrone per la cessione del Grosseto, incontro che non ha avuto un esito, abbiamo contattato proprio il possibile acquirente.

Salve, sig. Morrone. Cosa può dirci sul suo interesse per il Grosseto?
<<Salve. Non c’è molto da dire, nel senso che lei ha già avuto conferma della cosa dal presidente biancorosso, Mario Ceri, una bravissima persona, uno che vuole bene al Grosseto>>.

Come vi siete lasciati?
<<Beh, abbiamo fatto presente che in caso di vendita, noi saremmo pronti, ma potremmo anche affiancare i Ceri. Il problema è che la trattativa va avanti da settimane e il tempo ormai stringe. Chi è con me vuol fare calcio vero. Non vogliamo assolutamente contrapporci ai Ceri. Abbiamo solo fatto la nostra proposta e le garantisco che il gruppo di cui faccio parte ha progetti importanti e soldi da investire. Tra l’altro, le dico che abbiamo iniziato anche un’altra trattativa>>.

Chi c’è con lei?
<<Posso solo dirle che il nostro gruppo ha al suo interno quattro grosse aziende del Nord e di Roma>>.

Cosa ha spinto il vostro gruppo a interessarsi al Grosseto?
<<Principalmente il fatto che si tratta di una piazza importante nella quale si può fare calcio vero>>.

Non è che per caso portereste con voi Sandro Pochesci come allenatore?
<<Guardi, è inutile che io confermi o smentisca tale nome, perché non sappiamo neppure se la trattativa col Grosseto si concretizzerà. Piuttosto, mi lasci dire una cosa che riguarda il mio ruolo di presidente dell’Adicosp, associazione che presiedo e che rappresenta i collaboratori ed i direttori sportivi>>.

Prego, di cosa si tratta?
<<Per l’Adicosp oggi è un giorno storico perchè abbiamo ottenuto che il prossimo corso per direttore sportivo verrà organizzato dalla Lum di Bari in accordo con l’Aic. Un risultato impensabile fino a poco tempo fa, considerato che la nostra associazione, nata per tutelare i diritti della nostra categoria, è molto giovane. Pertanto, visto che sarà un’università a qualificare i nostri prossimi colleghi, la cosa non può che riempirci di orgoglio>>.