Grosseto – In un momento delicatissimo per il nostro Paese (forse di più di quello del dopoguerra), dove dopo la paura del Coronavirus ci attenderà una delle più grandi crisi economiche della storia (magari maggiore di quella del 2008, come dichiarato da molti analisti economici), la priorità nel capoluogo maremmano diventano i pini di Via Mascagni.
Una guerra tra pro e contro che dura ormai da mesi, dove una parte c’è l’amministrazione comunale, con il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e dall’altra una parte dei cittadini grossetani rappresentati per lo più dall’associazione “Grosseto al centro” presieduta da Matteo Della Negra.
Come sappiamo tutti, dopo una battaglia a suon di carte bollate, ricorsi al Tar ed esposti alla Procura, lunedì sono iniziati i lavori con l’abbattimento dei pini di Via Mascagni.
La polemica è diventata ancora più rovente, con il professor Giulianotti che dagli Usa (dove lavora per la sua grande crescita professionale) ha attaccato pesantemente il primo cittadino.
Questa le prime righe della lettera:
<<Congratulazioni sig. Vivarelli-Colonna – scrive Piero Giulianotti, professore di chirurgia presso l’Università Illinois Chicago – ha veramente dimostrato di avere gli attributi!
Il sacrificio dei pini di via Mascagni era una priorità della sua giunta e lei ha avuto il carattere e la fermezza per imporsi nonostante tutto e contro tutti. Nonostante i ricorsi di associazioni, le obiezioni di comuni cittadini, le proteste e gli accorati appelli di persone che amano Grosseto e la Maremma (come il sottoscritto), nonostante una situazione drammatica legata alla pandemia del virus Covid19.
Lei ha pensato bene di dare una accelerata al suo progetto ”verde”!
Ha certo pensato che la gente confinata in casa per le norme contro l’epidemia non avrebbe turbato troppo i suoi lavori!
Certo, mi chiedo come abbia potuto infischiarsene delle norme di profilassi che impongono ai comuni cittadini di restare confinati a domicilio e LEI abbia mandato sulla strada, per un lavoro procastinabile, un gruppo di operai per il taglio degli alberi.
Andrebbe denunciato anche per questo! non solo per lo scempio di un patrimonio storico, pubblico e per l’arrogante disprezzo della natura che ci circonda.
Il taglio degli alberi era la sua priorità!>>.
Insomma un attacco durissimo a cui il sindaco ha risposto in maniera indiretta in mattinata.
<<Credo di avere con me il 99% dell’appoggio dei grossetani. Ho fatto un sondaggio? No, ma è la mia sensazione di quello che vivo tutto i giorni a fianco della mia gente>>.
Sinceramente, difficile esporsi, ma se si è in democrazia, chi vince le elezioni governa (e ciò vale per qualsiasi fazione politica) decidendo di attuare o meno il proprio programma, poi starà ai cittadini, alla futura tornata elettorale, premiare o meno le scelte compiute.
Per il resto (ma forse dall’estero non si comprende la drammaticità di queste ore nel nostro Paese, con una pandemia in corso e con un futuro lavorativo incerto per molti concittadini che avranno da pensare come portare il cibo a casa), il problema di 40-50 pini al momento non tange la parte concreta della città, ma di sicuro quella più strumentalizzata.
Netta superiorità dell'Alta Maremma contro un Roselle molto nervoso
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