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Grosseto Calcio

Atletico Cenaia, ecco il prossimo avversario del Grosseto

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L’attore Claudio Bisio durante una gag a Mai dire gol, programma Mediaset con la Gialappa’s Band

di Giovanni Vittorio calcio in seconda fila Pasquale

 

Il campionato di Eccellenza di quest’anno è molto equilibrato e sembra una gara dei 110 metri ad ostacoli, come quello che dovrà saltare domenica il Grosseto andando a giocare a Cenaia. Il sodalizio pisano dallo scorso anno, grazie all’arrivo del dirigente Biasci (ex-presidente dell’Atletico Etruria), ora uscito di scena, si è trasformato in Atletico Cenaia. A ben pensarci, Cenaia vuol dire fantasmi, ipotetici o veritieri che siano.

Per il nome, per la categoria, per le battute passate su internet, per il campino (con le reti a ridosso del fallo laterale), per l’argine dietro le panchine e per i precedenti; tutte queste cose verranno messe in fila indiana, ma poi alla fine in campo ci andranno solo in 11 contro 11.

L’Atletico Cenaia è al suo sesto campionato consecutivo in Eccellenza e comincia ad essere una veterana di tale categoria. Nella sala dei comandi ci sono due persone: il ds Riccardo Montagnani e il direttore tecnico Alessio Pardini. In panchina, fino a poche ore, fa c’è stato Lorenzo Roventini (lo scorso anno sulla panchina della Larcianese fino quasi all’ultimo) e da poco gli è succeduto Francesco Ciricosta, per tutti Franco, che ha scorrazzato da giocatore per molti campi in regione (se da giovanissimo aveva le sembianze di Domenico Morfeo, con il passare del tempo e sul finire della carriera ha spostato il raggio d’azione a centrocampo diventando un Pizzarro). Ciricosta ha iniziato ad allenare dove ha smesso di giocare, ovvero alla Pro Livorno Sorgenti. La chance gli è arrivata nel 2011-2012, in Eccellenza, subentrando a David Balleri alle ultime giornate, dopodiché è stato confermato per l’anno successivo. Nel 2014-15 è andato all’Armando Picchi, in Promozione, dove ha sfiorato la vittoria arrivando secondo. L’anno successivo è arrivato terzo e ha perso la finale di Coppa Italia contro lo Zenith Audax. Dal 2016-2017 è passato alla guida dei Colli Marittimi, in Prima Categoria, perdendo la finale play-off il primo anno, e non finendo lo scorso anno per poche giornate (visto che gli è subentrato Francesco Bacci), ma alla fine ha perso la finale play-off contro la Geotermica.

In questi pochissimi giorni che lo separano alla partita di domenica, che cosa avrà ambiato per invertire la rotta? Forse pochissimo a livello tattico, ma quasi certamente abbastanza a livello mentale, perché il Cenaia in queste prime partite, a parte la vittoria in casa con il Piombino e l’exploit del ritorno di Coppa contro il Vorno (con un sonoro 1-6), è sempre soccumbuto, per di in più andando sempre in inferiorità numerica, anche doppia.

Mister Roventini nelle precedenti gare ha schierato una formazione col modulo 4-4-2, a volte abbottonato, a volte meno, dove gli esterni di centrocampo sono stati da una parte Vaglini (mancino) a destra e Maiorana (ex-Seravezza, bestia nera del Roselle) a sinistra (con il piede destro); davanti due attaccanti di razza come Bruzzone, uno dei pochissimi che ha spiccato il volo dalla serie D (Cascina) fino alla serie A (a Cagliari). Un’ascesa interrotta bruscamente già in preparazione con un duro intervento al ginocchio. Bruzzone ormai è una delle bandiere degli arancioverdi, l’altra è Biagio Pagano, napoletano di nascita, ma pisano a tutti gli effetti ,che sarà anche l’ex della sfida per una sua breve militanza nel Grifone nella stagione 2014-2015, in C, dove non ha lasciato il segno. Tuttavia, si tratta di un elemento (quest’estate proposto anche alla Cuoio, ndr) dotato di estro e colpi per palati fini in questa categoria.

La difesa è confermata con la coppia centrale Signorini-Giari. I due esterni possono essere da un lato (dalla scorsa settimana in organico) Del Gratta, ex-scudiero di Miano come Montecalvo a centrocampo del Piombino, dall’altro il giovane Mani, classe 2000 proveniente dal Pisa Berretti oppure Gemignani.

A centrocampo a far coppia con Montecalvo ci potrebbe essere la new entry Perazzoni, classe 1998 lo scorso anno prima a Ponsacco e poi con l’Aglianese, enfant-prodige di scuola Lucchese con vari provini alle spalle in gioventù, tipo a Siena e a Cesena. La squadra è rinnovata e sopratutto ringiovanita rispetto allo scorso anno.

Lo scorso anno a Cenaia fu zero a zero e scattò un po’ di senso di impotenza; ne fece le spese mister Consonni. Miano, invece, contro il Cenaia ha un rapporto di amore e odio: lo scorso anno alla seconda di campionato nel pisano ha perso 3 a 1, mentre due anni fa, alla ventiduesima giornata, l’ha espugnato con uno 0 a 1.

Non ci resta che dirigerci al Vittorio Pennati di Cenaia per vedere se il Grosseto è pronto a “saltare l’ostacolo”.

Copyright © 2021 GrossetoSport Testata giornalistica iscritta al tribunale di Grosseto 8/2011 Direttore responsabile: Fabio Lombardi

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