Il punto dopo la 13° giornata in Prima Categoria: grossetane, serve una svolta!

GROSSETANE, DOMENICA NEFASTA Dopo i timidi segnali di risveglio di domenica scorsa, il lotto delle squadre grossetane partecipanti alla Prima Categoria incappa nella peggiore prestazione globale dall’inizio del campionato: solo quattro i punti conquistati, frutto della vittoria nel derby dell’Aurora Pitigliano con il Manciano e del pareggio rocambolesco conquistato dall’Alberese in casa contro il Torrenieri. Un vero e proprio schiaffo che deve far riflettere un po’ tutto il nostro movimento in questa Categoria, con la vittoria del campionato che può già dirsi senese e, seppur Montalcino e Mazzola Valdarbia fossero un gradino sopra le altre, arrivare a questa conclusione quando ancora non è terminata la prima parte di stagione non è certo lusinghiero per le nostre portacolori.

In questa domenica, comunque, fa festa l’Aurora Pitigliano: i tre punti ottenuti nella sentita gara contro il Manciano, oltre alla soddisfazione di campanile, spinge i ragazzi di Galli verso il terzo posto in classifica che, al momento appare il mssimo traguardo possibile. Pareggio alla fine d’oro per l’Alberese che riacciuffa il 2 a 2 in doppia inferiorità numerica, mentre per le altre è buio pesto: Scarlino non pervenuto a Gracciano, con Pinna e compagni che metono subito le cose in chiaro fin dalle battute iniziali, male anche il Castell’Azzara che sta attraversando un periodo non certo facile. L’Argentario lotta, ma va ko contro il lanciato Mazzola Valdarbia (nonostante il secondo gol consecutivo di Schiano), mentre la Castiglionese fallisce un appuntamento forse decisivo per la lotta alla salvezza.

E non va meglio nel girone D, dove il Massa Valpiana incappa nella terza sconfitta consecutiva, un ko che fa ancora più male se si pensa che a inizio ripresa i ragazzi di Cavaglioni conducevano per 2 a 0. Poi un blackout inspiegabile, che ridimensiona le ambizioni nate dopo un inizio da favola.

Per tutte le squadre c’è da rimboccarsi le maniche per evitare di vivere una stagione nell’anonimato.