S. Croce, trasferta e accoglienza da dimenticare

Grosseto Nel corso degli anni abbiamo avuto modo di lavorare in stadi importanti, ma abbiamo lavorato anche in campi di periferia più vicini a un pollaio che non a un campo di calcio. Spesso, poi, l’abbiamo fatto in condizioni climatiche proibitive, magari in postazioni di fortuna, anche tra tifoserie fin troppo calde, ma mai come ieri abbiamo ricevuto un’accoglienza indegna da parte di una società ospitante. Infatti, non solo ci sono stati negati gran parte degli accrediti richiesti, ma l’arroganza e la maleducazione con cui siamo stati accolti al nostro arrivo non hanno precedenti. Ad esempio, l’addetto alla biglietteria che, spazientito per le nostre domande, si è permesso di esclamare <<I giornalisti mi fanno schifo>> davanti al sottoscritto, a Ilario Uvelli, a Raffaello Milani, a Matteo Cafarelli e a Fabio Lubrani nonché alla dirigenza del Grosseto e ad alcuni tifosi grossetani, è stato solo l’inizio. Ci sono stati riservati solo due accrediti, mentre noi, pur con una richiesta cumulativa (come spiegato telefonicamente al presidente santacrocese) eravamo un giornalista e un fotografo per Grosseto Sport e un giornalista, un fotografo e un regista per Gs Tv. Tralascio la risposta societaria alla nostra mail di accredito e la telefonata assai tesa tra il nostro direttore Lombardi e un dirigente santacrocese. Chiaramente, secondo la Cuoiopelli, avremmo dovuto pagare. Pagare per fare il nostro lavoro di giornalisti, capite? Non solo, ma la cosa ancor più vergognosa sono stati il tono e i modi poco urbani con cui si sono rivolti sempre verso di noi anche gli addetti all’ingresso. Sembrava di assistere a una scenetta concordata. <<Da me che vuole? Vada in biglietteria! Io non ho niente! Chiami il presidente!>>. Io, civilmente, ho chiesto che fossero loro a chiamarmelo o che chiamassero il responsabile, ma niente. In biglietteria, però, la storia è stata uguale: <<Senta, ma che vuole? Io qui non ho niente per voi! Ho già dato due biglietti alla televisione Grosseto Sport!>>. Il bello è che nel dire ciò, il signore in questione, alquanto alterato, ha indicato la macchina di Tv9! Io, senza perdere la calma, ho replicato in questo modo: <<Guardi, la partita sta per iniziare. Ci state facendo diventare matti per entrare. Abbiamo fatto regolare richiesta di accredito; il vostro presidente stamattina al telefono mi ha promesso che avrebbe dato disposizioni in nostro favore e lei ora mi sta addirittura dicendo che ha dato due biglietti nostri ad altri? Lo capisce che Tv9 è una cosa e noi un’altra? Se fosse venuto un giornalista de La Nazione lei gli avrebbe forse dato l’accredito di uno de Il Tirreno?>>. Spazientito, l’addetto alla biglietteria ha staccato due biglietti e ce li ha quasi tirati, poi ha esclamato: <<I giornalisti mi fanno schifo!>>. Ovviamente, non ce l’ho fatta più e ho risposto: <<Schifo farà lei ed è anche un bel maleducato!>>. Non è finita qui, però, perché mancavano all’appello ancora tre biglietti e solo l’intervento risolutivo del presidente Simone Ceri ha consentito di far entrare tutti quanti, visto che ci ha ceduto tre dei suoi accrediti personali. Lo stesso presidente unionista ha avuto da ridire all’ingresso ed è stata trattata male perfino la fotografa Noemy Lettieri di Biancorossi.it, come testimoniato dal tifoso Riccardo Giusti, che ha assistito alla scena ed è intervenuto in difesa della donna. Non solo, ma il nostro fotografo, Ilario Uvelli, ha avuto uno screzio per poter entrare in campo. In ogni caso, una volta entrati, siamo andati per sederci in una delle due zone adibite alla stampa, ma ci è stato impedito da soggetti non meglio identificati che prima ci hanno detto che quello da noi prescelto non era un settore riservato ai giornalisti, poi, però, quando abbiamo fatto notare che c’era tanto di cartello a dire il contrario, hanno sostenuto che tutti i posti fossero già occupati (ma in quel momento c’era solo una persona seduta). Pazientemente, siamo andati nell’altro settore (davanti la panchina grossetana) e abbiamo iniziato a lavorare da lì. La partita, chi c’era l’ha vista e sa che i giocatori grossetani sono stati provocati dopo il gol del pari subito nel recupero, col capitano santacrocese Caciagli (ex-Gavorrano) che è andato a inveire contro degli unionisti scatendando un mezzo parapiglia sedato a fatica dalla terna arbitrale. Aggiungiamoci, poi, che durante gli attimi di tensione si è aperto magicamente un cancello e sono entrati sul rettangolo di gioco almeno due tifosi  santacrocesi (uno dei quali, molto grosso e con la sciarpa del suo club al collo) con intenti poco amichevoli. Provocazioni belle e buone oltreché inutili. Chiaro che gli animi in casa unionista nel dopo gara non fossero troppo sereni. Infine, proprio poco prima di partire, nel parcheggio fuori dal Masini, in presenza del fotografo Ilario Uvelli, ho trovato e fermato il presidente della Cuoiopelli, al quale mi sono presentato ricordandogli la telefonata intercorsa tra di noi ieri mattina e dicendogli quanto segue: <<Presidente, se lo faccia dire: ci avete trattato malissimo! Ho girato per lavoro mezza Italia, ma in nessun posto sono stato trattato male come qui da voi! Il bigliettaio che mi ha detto che i giornalisti gli fanno schifo, gli addetti all’ingresso poco disponibili che ci hanno sempre risposto male. Alla fine, siamo entrati tutti quanti, ma solo grazie al presidente del Grosseto. Si ricordi che certi trattamenti non hanno giustificazione. Facendo così si creano solo problemi>>. Il numero uno santacrocese, accompagnato da un suo amico, mi ha risposto così: <<Mi dispiace, ma io avevo dato disposizione di farvi entrare tutti. Sa com’è, a volte all’ingresso ci sono persone un po’ “particolari” (in realtà, ha usato un’espressione dialettale di scherno che non ricordo)>>. Insomma, alla beffa del risultato, si è aggiunta anche quella dell’accoglienza riservataci dalla Cuoiopelli, una realtà dai trascorsi professionistici, ma composta da soggetti che farebbero bene a dedicarsi ad altro, perché il rispetto, il senso di ospitalità e la cordialità non hanno categorie.

Yuri Galgani

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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