La Lega Pro ha finalmente un nuovo presidente. Si tratta di Gabriele Gravina, 62 anni, uno dei più convinti oppositori del discusso ex-numero uno, Mario Macalli. Amico di Abete, Gravina è riuscito nell’impresa di battere agevolmente i rivali Pagnozzi e Marcheschi. Il nuovo presidente di Lega Pro resterà in carica fino al rinnovo di tutte le cariche, che avviene al termine di ogni quadriennio olimpico. Dunque, Gravina resterà in carica fino all’autunno del prossimo anno e tra i suoi primi obiettivi c’è quello della modifica statutaria e, soprattutto, il ritorno al format della Lega Pro a 60 squadre. Un proposito che suona come musica per le orecchie dei club di Serie D, soprattutto di quelli che non riusciranno ad essere promossi direttamente vincendo i gironi di appartenenza. L’elezione di Gravina è stata sorprendente, perché l’asse costituito tra il neo-presidente e l’ex-direttore generale della Lega Pro, Ghirelli (altro oppositore-accusatore di Macalli, ndr) è saltato, ma nonostante ciò, il nuovo numero ha vinto con grande facilità. Gravina è diventato noto nel mondo del calcio col miracolo Castel di Sangro, piccola realtà abruzzese di cui è stato presidente, portato in Serie B.
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Immagini riprese dal servizio di Tele Etruria
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