GROSSETO. È un Piero Camilli rilassato e tranquillo quello che abbiamo raggiunto telefonicamente per avere da lui impressioni e sensazioni nei giorni che precedono il match contro il Grosseto.
<<Volete sapere se verrò a Grosseto? La mia risposta è no, forse i miei figli. Non vado mai in trasferta come è successo del resto negli ultimi anni quando ero presidente dell’Unione Sportiva. Il calcio adesso lo seguo in maniera distaccata anche perchè per me fare la Serie D è poca cosa. Quando hai giocato contro Bologna, Parma e Sampdoria e poi sfidi piccole realtà dell’Interregionale…ma di cosa stiamo parlando. Viterbo è una realtà adatta per i miei figli che sono anche vicini a casa>>.
Poi Camilli prosegue nel suo ragionamento: <<Non vengo a Grosseto perchè è come quando uno vende casa, non è che dopo vai a fare l’ospite… Ho ricordi positivi, gli spogliatoi, le vittorie. Calcoli che qui davanti a me nel mio ufficio ho le sei coppe conquistate con la squadra biancorossa. Oggi il calcio lo vivo in maniera distaccata, faccio l’imprenditore e con i tempi che corrono è meglio curare le proprie aziende>>.
Infine, un’ultima battuta sul match di domenica: <<È stato caricato più del dovuto, qui lo ripeto stiamo parlando di Serie D e non di Serie A o B, a me dava già fastidio farà la Lega Pro…>>.
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