Simone Ceri interviene sul caso Grosseto e l’impianto di Roselle

GROSSETO. Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota che ci è arrivata in società dal presidente del Roselle, Simone Ceri.

“Egregi, leggo il Vostro articolo, quello per intendersi di Al lupo al lupo e, avendo il sottoscritto mangiato tanti panini e macinato diverse migliaia di chilometri senza considerare i soldi spesi e i guai di vario genere per seguire il Grifone, anche prima dell’arrivo di Piero Camilli, mi sento in diritto di specificare un paio di cosìne.

Parto da un punto che, oltre a sembrarmi di pessimo auspicio mi pare anche di pessimo gusto: paragonare l’AC Roselle al progetto Nuova Grosseto degli anni 80′ non ha alcun senso dato che quel progetto nasceva in antagonismo al Grosseto che se non erro non brillava certo in risultati e solidità’.

Oggi il Grosseto e ancora in mano al miglior Presidente di sempre, fosse altro che per aver portato il Grifone in serie B, essersi visto scippare la A ed essere retrocesso in C solo grazie a sporchi giochi di palazzo. Il Roselle, lo ribadisco, non nasce in contrasto o antagonismo a nessuno, il Roselle si fonda sulla passione ed il sacrificio di qualche persona, l’aiuto economico di qualche Azienda e soprattutto percorre serenamente il suo cammino consapevole che mantenere la Promozione e migliorare il proprio settore giovanile e’ già un risultato prestigioso. Il dualismo con il Grifone non esiste, non C e mai stato e non ci sarà mai. Il Grosseto per il sottoscritto rappresenta la Squadra della Città e merita il massimo rispetto, lo stesso rispetto che merito io e il mio ideale di calcio. Quel che mi rattrista è però notare quanto piccola, a volte, si mostra la nostra realtà. Per l AC Roselle sarebbe un onore collaborare o fare “da parcheggio” all US Grosseto allo stesso modo in cui il Margine Coperta lo fa per l’Atalanta, avere il Grosseto in B o in A, per il Roselle non può essere che un vantaggio. Come un vantaggio sarebbe, a mio avviso, per il Grosseto che con una squadretta amica in Promozione o Eccellenza potrebbe far giocare e far mercato con qualche suo giovane. Riguardo poi la questione politica, mi interrogo su quale sia il problema. Il bando istituito da Comune di Grosseto e’ stato pubblicato sul Sito dell’Ente per 30 giorni e chiunque, compreso l’USG 1912 avrebbe potuto parteciparvi…l US anche con ottime chance di vittoria potendo contare su un anzianita’ di 103 anni, contro i 3 dell ACR. Ma se davvero fosse il nostro progetto sulle strutture il motivo per cui il Comandante lascia il Grosseto, sono disposto a cedergli l’impianto, la convenzione non ancora siglata e la possibilità di sviluppare lui il progetto, lasciando all AC Roselle, dietro equo pagamento da parte nostra, il campo principale per allenamento e partita. Ma se neanche questo sarà sufficiente, forse sarebbe il caso che il Comandante dicesse ai Grossetani, è stato bello, ci siamo divertiti, ma sono stanco e non ho più voglia di spender soldi. Senza cercarsi un nemico di più, senza esasperare ancora chi in lui ripone le speranze del calcio Professionistico a Grosseto, semplicemente ammettendo in primis a se stesso di essere umano, di aver chiuso un ciclo, di non aver, legittimamente voglio sottolinearlo, più ne stimoli ne voglia. Allora Grosseto, Comandante, non potrà che battere le mani ed essere riconoscente in eterno. Arrangiandosi poi con le proprie forze, come già successo altre volte, per non far finire il calcio dopo oltre 100 anni. Con stima e rispetto. Simone Ceri”

Caro Simone,

abbiamo parlato tante volte del Grosseto e del Roselle e sono consapevole del bene che vuoi ai colori biancorossi.
Il mio accostamento alla Nuova Grosseto degli anni ’80 non era certamente riferito a te, ma il fatto che molte persone stanno strumentalizzando la cosa come accadde trenta anni fa e sono conscio ripeto del tuo punto di vista.
Mi pare ci sia interesse da parte di qualcuno nel creare un dualismo che, come hai ben detto tu, non esiste e non c’è, come ci siamo ribaditi più volte nelle nostre chiacchierate e ti confermo anche il mio pensiero che è più che positivo in quello che state facendo e costruendo partendo dalle basi del settore giovanile, cosa che oramai non avviene più da nessuna parte.
Credo che questa mia risposta fosse doverosa per non creare ulteriori polemiche che naturalmente non esistono e non stanno in piedi.

Fabio Lombardi

Fabio Lombardi

Giornalista pubblicista dal 2010, è uno degli editori/fondatori della testata giornalistica on-line Grossetosport, all'interno della quale ricopre il ruolo di direttore responsabile. E' altresì il responsabile dei campionati di Promozione e Seconda Categoria, nonché un esperto di calciomercato.

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