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Calcio

Grifone, un’altra stagione da dimenticare?

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Grosseto. Sotto l’era Camilli (ovvero dal luglio 2000 ad oggi) non era mai successo che il Grifone, dopo appena la seconda giornata di ritorno, fosse già fuori dai giochi promozione o da obiettivi societari dichiarati. Certo, aritmeticamente è ancora tutto possibile, ma la classifica parla chiarissimo: i biancorossi sono a un passo dalla zona play-out. Oltretutto, la vittoria manca ormai da 5 turni (ovvero dal 7 dicembre 2014, nel 2 a 1 casalingo al San Marino), mentre le sconfitte sono state ben 3 nelle ultime 4 giornate. Che questo sia un passo da retrocessione non ci vuole molto a capirlo, soprattutto perché la squadra non dà segni di reazione. L’unica consolazione è che il Grosseto ha diversi elementi di valore assoluto attraverso i quali potrebbe uscire da questa situazione delicata. Dunque, almeno per il momento, la cura Stringara non ha risolto i problemi visti e rivisti nel corso della stagione, con i biancorossi vittime soprattutto di amnesie sui calci piazzati e di incomprensibili cali di tensione nei minuti di recupero. Una cosa, però, Stringara l’ha già capita: al Grosseto manca la cattiveria agonistica e il primo compito del nuovo allenatore unionista sarà proprio quello di creare una squadra a sua immagine e somiglianza. Sì, perché se i biancorossi assimileranno anche solo un po’ della grinta di Stringara tanti problemi spariranno. Teniamo conto, poi, che è ancora aperta la finestra di mercato, per cui ci saranno altri cambiamenti. A tutti, ad esempio, è parsa evidente l’estraneità di Lugo alla squadra, col paraguaiano intento solo a cercare irritanti giocate fini a se stesse. Beh, se il sudamericano sta cercando un modo per farsi mandare via, allora sappia che l’ha trovato! Nel frattempo, Morero, altra delusione stagionale, dopo aver rescisso col Grosseto trovando mille scuse, si è accasato all’Alessandria con un contratto fino a giugno 2016. Alla faccia della voglia di tornare in Argentina! Tra gli ultimi arrivati, poi, il più convincente è stato Paparusso, mentre in porta l’arrivo di Baiocco ha messo in discussione l’ottimo Mangiapelo e creato un dualismo tutto sommato non necessario. Inoltre, restano altre lacune da colmare a livello di organico, ma la vera urgenza è quella di tornare a fare punti fin da sabato prossimo a Reggio Emilia, contro una delle squadre più continue del campionato. È necessario soprattutto capire che il Grosseto ambizioso dei primi anni non c’è più e che vivacchiare tranquillamente in una categoria come questa è e sarà già un bel regalo per una piazza umorale e poco partecipe come quella biancorossa. Ad ogni modo, se qualche tifoso unionista non dovesse riuscire ad accettare questa nuova realtà (sicuramente meno esaltante rispetto a quanto vissuto da sempre con i Camilli), si consoli pensando a quello che sarebbe potuto accadere all’amato Grifone se le cose fossero andate in un certo modo l’estate scorsa.

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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Purtroppo l’attuale campionato del Grifone ha concesso tante delusioni alla tifoseria unionista.Sono però’ convinto che il tempo ed i punti a disposizione sono ancora tanti per potersi riprendere.In fondo basterebbero due vittorie consecutive per ridare alla squadra il morale per affrontare positivamente il prossimo futuro.I giocatori di categoria il Grosseto li ha e non è uno sproposito pensare che si possa riprendere quota.Il ns.Presidente,credo sia ancora del mio parere, considerando l’attuale mercato che non sembra ancora terminato per i ns. colori.Sono anche convinto che se il barometro tornasse a segnare bel tempo anche lo stadio avrebbe molte più’ presenze ed anche l’ interesse della cittadinanza.Ricordatevi che l’appetito vien mangiando.Io resto ottimista.

No, non da dimenticare, per tanti motivi; non ultimo dei quali il fatto che conservare un posto fra i professionisti è comunque un obbiettivo minimo, si, ma affatto apprezzabile. Direi piuttosto un’altra stagione delle occasioni perdute. Anche avendo costruito la squadra in 3 giorni, anche con tutte le problematiche estive, abbiamo comunque avuto molte occasioni per essere protagonisti ad alto livello, in questo campionato, e le abbiamo fallite tutte. Ancora m’incacchio se ripenso alla catasta di punti che abbiamo letteralmente buttato via con Tuttocuoio, Pontedera, Gubbio, Ascoli, Spal, Piacenza… sono almeno 10 o 11, e dove saremmo adesso con 10/11 punti in più? Certo, li abbiamo persi per lo più per colpe nostre (a parte qualche partita chiaramente decisa da errori arbitrali come Ascoli ed in casa con la Spal), ed è questo che fa incacchiare!! Anche perchè, alla vigilia, sfido chiunque a dire onestamente che aveva giudicato gente come Moriero o Lugo inadeguati alla Serie C!!! Hanno deluso tantissimo, ma mica lo si sapeva, prima, eh? Adesso non resta che salvarsi il prima possibile, e poi si vedrà cosa intende fare Camilli. Per intanto, SALVIAMOCI!!!

Con 400 spettatori non possiamo pretendere la luna…La lega pro è la nostra massima dimensione mettiamocelo in testa. A grosseto il calcio non piace e allo stato attuale è impossibile e antieconomico costruire squadre più forti di questa.Vorremmo però almeno vedere una squadra più combattiva….

Io credo che le squadre si fanno durante l estate e anche prima e questo e’, purtroppo, il risultato. A gennaio si fanno due, tre acquisti mirati e buoni e si diventa competitivi. Cambiarne 10 e’ un impresa e non sempre si riesce a ottonere ciò’ che si vuole. Io non so se e’ la Viterbese che crea problemi ma certo dedicarsi unicamente ad una società’ sarebbe più proficuo. Cosa accade se la Viterbese non sale in lega pro ( cosa probabile vista la marcia della prima in classifica ) ? Si va avanti con il Grosseto ? Si ricomincia verso Giugno a dire che la città’ non merita la categoria o qui non si può fare calcio ? Speriamo di no. Comunque non penso per fare calcio si debba andare a Viterbo che come tutti sappiamo non ha nemmeno lo stadio e presenta una città’ con pochi abitanti e molto più piccola di Grosseto.

Verso giugno? Ma passerà a mala pena febbraio.

le sconfitte non sono tre ma due. Pari a Gubbio.
Se ci si deve accontentare per quello che sarebbe stato con le trattative estive credo che ci sia da stare poco allegri tra l’altro ci leveranno anche un punto (grazie anche di questo )Perché è molto probabile che andremo ai play out . L ‘ andazzo è brutto. Però accontentiamoci via. Ma la luce non è che mancherà prima di un abbandono?

Credo che alcuni elementi attualmente in organico,debbano essere ceduti per poter creare un ambiente più gestibile.Dovranno rimanere solo chi può’ offrire sufficiente garanzia di appartenenza ai colori.Ritengo che per poter terminare in maniera soddisfacente l’attuale campionato sia sufficiente un organico di 20/21 elementi,considerando che la difesa richieda almeno un valido sostituto di Morero.

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