Marinelli: “Spero di tornare nel calcio professionistico”

Juri Marinelli (1994), pur contando appena una manciata di presenze in biancorosso, è stato uno dei giovani più amati nel recente passato unionista. La sua esperienza con il Grosseto risale a poco tempo fa e si è conclusa con il passaggio alla Viterbese di Camilli. Adesso Juri è rientrato a casa, nella sua Pomigliano d’Arco, in serie D e spera di tornare al più presto nel calcio professionistico. Glielo auguriamo di tutto cuore.

La tua esperienza a Grosseto è iniziata con la Primavera.

<<Il mio ricordo più importante di quel periodo è legato a mister Francesco Statuto, perché mi ha fatto crescere molto sotto il punto di vista tattico e come uomo. Ricordo che fu proprio lui a farmi esordire con la maglia della Primavera del Grosseto contro il Frosinone e in quella occasione provai emozioni uniche che non ho provato nemmeno in occasione del mio esordio in Serie B>>.

Sul finire della stagione 2012-13 arrivò il tuo debutto in prima squadra.

<<Ho un ricordo vivo di quei momenti, anche se non vorrei che rimanessero soltanto dei ricordi e mi auguro di tornare presto nel calcio professionistico. Nello spogliatoio ridevo e scherzavo, come mio solito, ma poi entrò mister Moriero e mi disse: <<Ridi tu, che poi rido io quando entri>>. Io mi feci una risata e continuai a scherzare, ma esordii davvero>>.

Dopo aver iniziato la stagione successiva ancora a Grosseto, nei mesi autunnali passasti alla Viterbese.

<<All’inizio della nuova stagione in panchina c’era Statuto e stavo giocando con continuità, seppur subentrando sempre dalla panchina; poi il tecnico venne esonerato e arrivò come allenatore Cuoghi. Con lui non ebbi molto spazio, ma lo ringrazio ugualmente perché grazie a lui ho imparato molto in quel periodo. A novembre del 2013, poi, decisi di andare a Viterbo, dove ebbi una bella accoglienza. Anche quella laziale è una piazza importante e c’erano giocatori davvero forti come capitan Federici, Giannone, Cirina e non solo. Feci l’esordio da titolare contro il Rieti: vincemmo 1-0 con lo stadio pieno, fu qualcosa di favoloso. Nella nostra stagione il cammino fu altalenante, ma conquistammo il campionato proprio a Rieti. In quel match, che vincemmo 3-0, arrivò anche il mio primo gol in maglia gialloblù e, dopo la partita, ci ritrovammo tutti a festeggiare la promozione. Credo che sia stata la serata più bella della mia vita, passata a festeggiare con tutti i tifosi in un clima indescrivibile>>.

Cosa porti dentro di te dell’esperienza a Grosseto?

<<Della mia esperienza a Grosseto porto dentro tanto affetto che ho ricevuto da parte dei tifosi e dalle persone in generale. Ne approfitto, anzi, per salutare gli amici del bar “Vecchia guardia” e una persona che mi ha aiutato tanto, cioè Clarissa Rossi. Nella città maremmana ho conservato tante amicizie, non solo legate al calcio>>.

Adesso sei tornato nella tua Pomigliano d’Arco in Serie D.

<<Quest’anno sono tornato nella mia Pomigliano d’Arco. La stagione non sta andando molto bene, stiamo passando un periodo difficile poiché veniamo da tre sconfitte consecutive. Sono sicuro che ci rialzeremo presto, basta stare tranquilli>>.

Hai vent’anni ed una carriera davanti a te. Speri di tornare a calcare i campi della Serie B?

<<Non mi limito a sperare di ritornare a calcare i campi di serie B, ma ci credo fermamente e voglio tornare quanto prima a calcarli. Mi piacerebbe un giorno tornare al Grosseto o alla Viterbese, ma adesso penso al Pomigliano. Tengo a precisare che seguo ancora il Grosseto anche se ultimamente, viste le sconfitte e i pochi punti in classifica, devo pensare principalmente alla società in cui milito ora>>.

Siamo giunti al termine della nostra chiacchierata. Come vuoi concluderla?

<<Saluto tutti con un in bocca al lupo per questa stagione e spero che il Grosseto risalga al piu presto in serie B. Voglio, infine, ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini e mandare un saluto speciale al magazziniere biancorosso Claudio Bocchi>>.

Giulio De Paola

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