Grosseto. Si è spento questa mattina, all’età di 80 anni, Graziano Galletti, notissimo artigiano grossetano nonché dirigente calcistico, prima locale e poi nazionale. Galletti, per quasi quaranta anni al fianco dell’amico fraterno Luciano Moggi, dopo aver presieduto il Barbanella, squadra dell’omonimo quartiere grossetano, ha cominciato a girare l’Italia per conto della Juventus. Sul finire degli anni Settanta, poi, la parentesi alla Roma, presieduta da Anzalone. Successivamente, all’inizio degli anni Ottanta, il passaggio alla Lazio e subito dopo la bella avventura col Torino. Lasciata per la seconda volta la città della Mole, Galletti è stato al Napoli di Maradona, riuscendo a veder vincere il secondo scudetto partenopeo, la Supercoppa Italiana e la Coppa Uefa. Nel 1991, il ritorno al Torino e la vittoria della Coppa Italia e la Coppa Uefa perduta con l’Ajax. Infine, dal 1994-95 fino al 2005-06, la lunghissima e vincente seconda avventura alla Juventus. A livello locale, poi, Galletti ha sempre sostenuto il Grosseto e l’ha anche aiutato economicamente nei momenti più neri. Con lui se ne va un grandissimo pezzo di storia calcistica, locale e nazionale. Conosciuto e stimato a livello nazionale, Galletti, ormai vedovo da anni e zio materno del nostro Yuri Galgani, lascia i figli Luca e Fabrizio e le rispettive famiglie. A loro, alla sorella Maria e ai nipoti Yuri e Rossella vanno le più sentite condoglianze di Grosseto Sport.
𝑪𝒉𝒊 𝒗𝒊𝒏𝒄𝒆 𝒊𝒍 𝒔𝒖𝒑𝒆𝒓 𝒅𝒆𝒓𝒃𝒚 𝒂𝒑𝒑𝒓𝒐𝒅𝒂 𝒊𝒏 𝑺𝒆𝒓𝒊𝒆 𝑨 𝑩𝒓𝒐𝒏𝒛𝒆
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