I giorni passano inesorabili e tra pochissimo conosceremo anche il calendario della Lega Pro Unica, ma di Camilli a Grosseto, per ora, neppure l’ombra. Eppure il patron unionista c’è, come sempre, e si muove su più fronti. Ad esempio, la trattativa con gli imprenditori (pare romani) dovrebbe rimanere aperta fino a mercoledì 13 agosto, termine ultimo per presentare le garanzie richieste da Camilli stesso. Tuttavia, l’ex-presidente unionista non sta con le mani in mano e si sta preparando ad agire di persona. Infatti, nel caso in cui la suddetta trattativa dovesse fallire, Camilli dovrebbe far arrivare in biancorosso diversi elementi. In questo caso, soprattutto a livello di tifoseria, c’è chi pensa alla venuta di calciatori di scarso valore (tanto per contenere i costi e disputare la stagione) e chi, al contrario, si dice certo che i giocatori saranno più che buoni. Aldilà di tali considerazioni, è chiaro che le quotazioni di Piero Camilli in città in questo momento siano scese ai minimi termini perfino tra i camilliani più convinti. Negare ciò significa non conoscere la realtà dei fatti. Così come si tratta di sciocco servilismo quello di chi continua a dipingere una situazione societaria decisamente positiva. Magari le cose nei prossimi giorni cambieranno in tal senso, ma al momento c’è molta incertezza. Oltretutto, resta in piedi anche il problema della convenzione per lo Zecchini e se l’Us Grosseto non provvederà a sottoscriverla alle condizioni proposte dal Comune c’è il rischio concreto che il club biancorosso sia costretto a pagare l’affitto dello stadio tutte le volte in cui giocherà in casa. Aggiungiamoci, poi, la sconfitta nell’amichevole contro la Viterbese e il quadro è completo. D’altronde, tale incontro lo si poteva e doveva evitare, soprattutto in considerazione delle evidenti disparità di trattamento riservate dalla famiglia Camilli ai due club di loro proprietà. Un club professionistico, ridotto ai minimi termini e imbottito di ragazzi e ragazzini, costretto a subire una sconfitta da una squadra di Serie D, costruita per vincere il proprio girone. Senza considerare che il Grosseto sta svolgendo la preparazione atletica in città, mentre la Viterbese si sta allenando al meglio a Chianciano Terme. Una vera e propria umiliazione per la città di Grosseto e la sua tifoseria, che, come si può leggere dai commenti nel nostro giornale, non ha gradito lo sgarbo voluto e imposto dalla proprietà. A volte, infatti, per non sciupare le cose basterebbe soltanto un po’ più di accortezza, così come non sarebbe male se i soggetti chiamati da Camilli a rappresentare il Grosseto in questo momento (Cafaro, Sonnini, Russo e Picardi) potessero cominciare a parlare alla tifoseria unionista, sempre più confusa e bisognosa di rassicurazioni. Qua nessuno ha paura di dover soffrire ancora né di retrocedere, basta soltanto che qualcuno (magari Camilli) ci metta pubblicamente la faccia e dica alla piazza biancorossa come stanno davvero le cose, indicando l’obiettivo minimo stagionale. Solo questo, ma, possibilmente, presto, prestissimo, fin da subito, anzi…Da ieri!
𝑪𝒉𝒊 𝒗𝒊𝒏𝒄𝒆 𝒊𝒍 𝒔𝒖𝒑𝒆𝒓 𝒅𝒆𝒓𝒃𝒚 𝒂𝒑𝒑𝒓𝒐𝒅𝒂 𝒊𝒏 𝑺𝒆𝒓𝒊𝒆 𝑨 𝑩𝒓𝒐𝒏𝒛𝒆
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