Passaggio di proprietà rimandato. Grosseto satellite del Parma?

di Yuri Galgani e Fabio Lombardi

Tic tac, tic tac. Il tempo scorre inesorabile, ma ancora non è arrivata l’ufficialità del passaggio delle quote dell’Us Grosseto dalla famiglia Camilli agli imprenditori coinvolti nella vicenda. Oggi, ad esempio, sarebbe potuta arrivare l’ufficialità, ma, almeno mentre stiamo scrivendo, ciò non è accaduto. Lo ripetiamo, è questione di ore, al massimo di giorni, dopodiché ognuna delle parti in causa dovrà rispettare quanto concordato verbalmente. Soprattutto i futuri proprietari dovranno dare prova di voler concludere l’affare garantendo la fideiussione. Solo allora Camilli accetterà di ratificare la vendita e per la storia ultracentenaria del Grifone inizierà un nuovo capitolo tutto da scrivere. Non è il momento di parlare di cifre, così come non conosciamo l’identità dei possibili acquirenti, ma abbiamo capito che in tutto questo “gioco” c’è l’ombra del Parma. Immaginiamo già che vi starete chiedendo perché mai i ducali dovrebbero preoccuparsi di rilevare il Grosseto, ma la spiegazione è semplice, ovvero creare una società se non proprio satellite, almeno molto amica. Va detto e ricordato, ad esempio, che i rapporti tra i due sodalizi sono buoni da molti anni, così come è chiaro che lo stesso Camilli si è mosso motu proprio per trovare interlocutori adeguati e le sue amicizie politiche e sportive gli sono tornate davvero utili. In tutta questa storia, però, non è importante capire se c’è stata la fondamentale mediazione di un uomo vicino a Leonardi (dunque a Ghirardi, presidente parmense, amico di Camilli) oppure se è stato più importante l’intervento di un parlamentare di centro-destra, perché in realtà è molto più utile capire cosa potrà o dovrà accadere a breve. Ebbene, se tutto andrà come previsto, la nuova proprietà rileverà dai Camilli il club unionista e, grazie all’amicizia col Parma, otterrà i giocatori utili alla causa. Va detto che tale operazione è sicuramente positiva per entrambi i sodalizi, visto che il club emiliano ha la necessità di valorizzare l’enorme parco giocatori di cui dispone, mentre la società biancorossa ha bisogno di elementi pronti a giocare in Lega Pro. Comunque, come abbiamo già evidenziato in un altro articolo, i Camilli sono stati costretti a prendere la decisione se investire su Viterbo o su Grosseto anche dall’art. 16 bis del Noif (Norme organizzative interne federali), visto che la sola categoria di differenza esistente tra i due club di famiglia obbliga la proprietà a controllare solo uno dei due sodalizi. Questo, però, non significa che Camilli si disinteresserà del Grosseto, come dimostrato, ad esempio, dalla sponsorizzazione Ilco che comparirà sulle maglie biancorosse anche per la stagione 2014-15. Chissà, poi, se verrà mantenuta una minima percentuale di quote, anche se tale ipotesi viene negata dall’entourage camilliano. Insomma, l’ex-patron unionista si sta comportando correttamente, come abbiamo sempre sostenuto che avrebbe fatto nei confronti del suo amato Grifone. Tuttavia, restano da capire e da definire altri aspetti, come quello del settore giovanile o quello dell’organizzazione societaria. Infatti, se i nuovi proprietari vorranno continuare il progetto dei Sonnini troveranno sicuramente un qualcosa di già avviato e che ha iniziato a produrre dei risultati interessanti dopo appena un anno di vita. In caso contrario, sceglieranno persone di loro fiducia. A livello dirigenziale, invece, nonostante le nostre precedenti indicazioni, dobbiamo registrare che Minguzzi sembra non essere al corrente del suo eventuale ruolo, così come Palmas pare che sia stato nominato amministratore unico della Viterbese. Su questo aspetto, in attesa di una visura camerale ad hoc, basterà chiedere ai colleghi viterbesi per avere conferma o meno della cosa. Chiaramente, tale notizia, se confermata, dimostrerebbe che Palmas non farà parte dell’organico dirigenziale unionista. Comunque, altre notizie ci dimostrano che l’attività del club sta andando avanti. Ad esempio, il giovane Faenzi ha appena firmato il suo primo contratto da professionista proprio col Grosseto, anche se giocherà nella Viterbese. Inoltre, a breve dovrebbe essere annunciato il luogo del ritiro e, contemporaneamente, verrà ordinato del nuovo materiale tecnico (palloni, birilli, pettorine, ecc.) in sostituzione di quello portato via nei giorni scorsi da un incaricato della famiglia Camilli.

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