Casottomarina: anno zero dopo la retrocessione. La prima squadra a Lino Di Manno. Il punto con Lorenzo Scaccia

Lorenzo, il Casottomarina, dopo la retrocessione in Terza Categoria, ti ha chiesto di occuparti anche della prima squadra.

<<Sì, è così. Mi corre l’obbligo di ringraziare il consiglio, per aver accettato il programma che ho posto alla loro attenzione, dopo che mi era stato chiesto di occuparmi anche della prima squadra. Ma consentitemi di salutare e ringraziare chi mi ha preceduto in questi anni >>.

L’approdo alla gestione della prima squadra, avviene dopo che lo scorso anno ti era stata affidata anche la Juniores. Evidentemente i buoni risultati conseguiti hanno indotto la società a chiudere il cerchio?

<<Penso che la società si sia dimostrata attenta e abbia colto a pieno il lavoro che in questi anni abbiamo svolto sotto i loro occhi. Sicuramente un attestato di stima, non soltanto nei miei confronti, ma di tutto il gruppo che ha profuso il suo lavoro, in questi anni con me nel settore giovanile. In particolare modo, il ringraziamento deve essere esteso anche ai tecnici, che lavorano materialmente con i ragazzi: Claudio Buso con i Giovanissimi, Marco Bernardini con gli Allievi e Massimo Silvestro con gli Juniores>>.

Tutti confermati?

<<Sì, direi che non poteva essere altrimenti. Claudio Buso, confermatissimo ai Giovanissimi, mentre ci sarà avvicendamento tra Massimo Silvestro, che dopo gli Juniores torna a lavorare con gli Allievi e Marco Bernardini, che condurrà il gruppo degli Juniores>>.

Qual è il segreto del vostro settore giovanile?

<<Il segreto è presto svelato. Nessuna spasmodica ricerca di ragazzi da portare via ad altre società, ma il lavoro serio e faticoso, fatto negli anni. Gruppi che pur con alcuni fisiologici ricambi, si mantengono costanti nel tempo. Un lavoro che punta alla crescita dei ragazzi, sotto ogni punto di vista: atletico, tattico e psicologico. È una grandissima soddisfazione quando all’inizio della stagione successiva, li ritrovi ancora qui. Non c’è la corsa a creare campioni, ma ragazzi pronti per arrivare in prima squadra. Se poi dovesse sbocciare qualche talento, saremmo i primi ad esserne contenti>>.

Dopo aver esposto il lavoro ed i progetti del settore giovanile, veniamo alla prima squadra. Anche qui confermate la linea che predilige i giovani?

<<Esattamente. Per questo la scelta dell’allenatore della prima squadra è ricaduta su un tecnico, che proviene da una significativa esperienza di settore giovanile, quale Lino Di Manno. Su di lui non abbiamo riposto pressioni in termini di risultati, ma un solo obiettivo, lavorare con i giovani per farli crescere. Per questo, Lino ci è parsa la persona giusta, proprio nell’ottica di prosecuzione naturale e di sbocco per i ragazzi che sono con noi. In quest’ottica, la Terza Categoria ci ha permesso di accettare la gestione della prima squadra.

Quindi ci dobbiamo aspettare una prima squadra e gli Juniores estremamente giovani?

<<Per la prima squadra, sono partito nel mio lavoro, parlando con la rosa dello scorso anno. Alcuni sono venuti e hanno accettato, altri hanno trovato spazio in categorie superiori, alcuni in Seconda e qualcuno in Prima. Ovviamente ci sembrano scelte condivisibili. Altri non sono venuti, manifestando così il loro disinteresse. Ovviamente, non metteremo risorse economiche per portare qualche buon giocatore in là con gli anni. Quelle, riteniamo di doverle dirottare sul settore giovanile. Ai ragazzi della prima squadra, offriremo servizi diversi. Avranno tra le altre cose la disponibilità di Matteo Langella, apprezzato fisioterapista, che da quest’anno metterà la sua esperienza a disposizione anche dei tecnici delle giovanili. Porteremo i ’95 stabilmente in prima squadra. Chiuderemo, in un primo momento, il gruppo a 16, per poi completarlo con chi si renderà disponibile a sposare il nostro progetto>>.

Vi troverete ad affrontare il campionato Juniores con i ’96 ed i ’97, mentre molti avranno anche ’95 ed i fuoriquota ’94.

<<Secondo noi, non ha senso che a 21 anni ci siano ragazzi non ancora aggregati alle prime squadre. Credo, che si debba avere un po’ di coraggio e preparare i ragazzi ad entrare prima nel calcio vero>>.

Lorenzo, la stagione 2014-15 per il Casottomarina può essere definita dell’anno zero?

<<Sicuramente un punto di partenza, che segnerà inevitabilmente un cambio di rotta sostanziale con il passato. Sì, possiamo proprio definirlo l’anno zero, con l’auspicio di crescere ancora>>.

Luca Ginanneschi

Giornalista pubblicista, per Gs si è occupato principalmente di settore giovanile e ha seguito, come collaboratore, anche la Lega Pro. Ha collaborato, per il calcio, con la testata Dubidoo.it, primo giornale on line per ragazzi ed inoltre ha collaborato con le testate on-line Vivigrossetosport.it, Tuttob.it, PianetaB.com. Ha altresì collaborato col sito ufficiale (usgrosseto1912.it) dell'Us Grosseto ai tempi di Camilli.

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