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Grosseto Calcio

13 maggio 2014: il Grifone compie 102 anni. Auguri (perché ne ha bisogno)!

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13 maggio 2007 – 13 maggio 2014. Sono passati sette anni da quel magico pomeriggio di Padova, giorno in cui il Grifone (allenato da Cuccureddu), dopo una rimonta strepitosa e battendo la squadra di casa col gol di testa di Valeri, ha coronato il sogno della B, mai raggiunta prima di allora. Il merito, neanche a dirlo, è sempre stato di Camilli e della sua incredibile caparbietà. Infatti, se il presidente più grande di sempre della storia unionista non avesse davvero creduto di poter raggiungere certi obiettivi, il Grosseto non avrebbe mai giocato in cadetteria, peraltro, per alcune stagioni da protagonista assoluto. Il problema è che sette anni sono lunghi e in questo lasso di tempo è accaduto un po’ di tutto. Prima una salvezza tranquilla, poi due anni con la Serie A annusata, sfiorata e non raggiunta solo per l’infedeltà di certi giocatori. Successivamente, i campionati anonimi (del 2010-11 e 2011-12) e l’anno del Centenario unionista con una festa in parte sciupata dalle voci sulle possibili conseguenze derivanti da Scommessopoli. Nell’estate 2012, poi, si è scatenato l’inferno, con il Grosseto, già colpito da un ingiusto -6, estromesso e poi riammesso in B grazie al processo sportivo di appello, vinto, anche in questo caso, dalla caparbietà di Camilli, che non ha mai accettato di veder sporcare la sua immagine personale ed è riuscito a battere Palazzi e il “Palazzo”. Nonostante ciò, ultimo campionato cadetto con penalizzazione, ma, soprattutto, mercato estivo fatto con gli scarti delle altre squadre ed annata tutta da dimenticare, culminata con un umiliante ultimo posto finale (penultimo virtuale, almeno a livello di punti effettivamente conquistati, ndr). La retrocessione in Prima Divisione Lega Pro, però, la prima in assoluto sotto la famiglia Camilli, ha sancito il punto più basso di questi ultimi sette anni e ha portato il patron biancorosso a voler vendere il Grifone. Tutto ciò ha generato dubbi e incertezze, con una piazza sempre più fiaccata da dichiarazioni mal digerite e indispettita da operazioni come quella di Viterbo. Ecco, lì, toccato veramente il fondo, con una squadra privata dei pezzi più pregiati e riallestita in tutta fretta, dopo la ridicola sconfitta in amichevole contro la Viterbese Castrense, Camilli ha compreso di aver tirato troppo la corda e, pian piano, si è riavvicinato al suo “gioiello di famiglia”. Purtroppo, però, è stato un gesto tardivo, come tardivi sono stati i rinforzi (peraltro, di primissimo ordine). Proprio per questo, il Grosseto non solo ha fallito il facile obiettivo dell’ingresso nei play-off allargati fino al nono posto, ma è stato superato da tutte e tre le neopromosse (L’Aquila, Pontedera e Prato) e, in pratica, è stato la più grossa delusione del girone B. Nel frattempo, fantastica cavalcata della Viterbese Castrense dall’Eccellenza regionale alla Serie D, con Vincenzo Camilli (presidente del sodalizio gialloblù, ma anche maggior possessore di quote del Grifone) al terzo successo in tre anni. Aggiungiamoci, poi, la morte improvvisa di Silvio, il fratello di Piero, un evento che – unito alla delusione del campionato mediocre disputato dal Grifone – ha sicuramente portato il Comandante (così come ribattezzato da sempre dai tifosi biancorossi) ai consueti ripensamenti. Insomma, siamo alle solite, con i primi <<Lascio>> e le smentite di sempre, con un alone di incertezza che ha già stancato i tifosi prima ancora di iniziare la futura stagione. Eppure, ne siamo certi, perché viviamo quotidianamente la piazza grossetana, basterebbe pochissimo per riaccendere l’entusiasmo dei sostenitori unionisti, vogliosi soltanto di normalità e di una squadra capace di farli sentire orgogliosi. Per fare questo, però, occorre che Piero Camilli, il deus ex machina, decida davvero cosa fare e non ci torni più sopra. In fin dei conti, Grosseto e i tifosi biancorossi (molti più di quanto si pensi) gli hanno sempre voluto bene e aspettano solo un suo cenno per ripartire, con un nuovo progetto e nuovi obiettivi. Se così non sarà, non dipenderà certo dai grossetani. Dimenticavamo…13 maggio 1912 – 13 maggio 2014, oggi è anche il centoduesimo compleanno dell’Unione Sportiva Grosseto! Dunque…Auguri al Grifone, perché ne ha proprio bisogno!

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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Infatti,non starò più a dipendere dalle sue labbra tutta l’estate.Non leggerò più niente che riguardi il Grosseto calcio.Quando riprenderà il campionato vedrò cosa è cambiato.Mi è facile,perchè non abito a Grosseto quindi in lega pro il mio contatto sono i media dedicati al grifone.Passerò un’estate con meno bile in corpo!

Il prossimo anno la Viterbese è una serie sotto a noi. Basta non c’e’ nulla da dire. Camilli è capace a vincere il campionato in Serie D, lo fece già con il Pisa a suo tempo. Ci separa solo UN ANNO. Al momento in cui la Viterbese sarà promossa in Lega Pro, che faranno babbo e figlio, uno tiene il Grosseto e l’altro la Viterbese?
Io credo ormai la cosa sia palese, dalla D vai direttamente nella serie dove è il Grosseto.
Speriamo che qualcuno ci compri, ormai Camilli per come la vedo io, al massimo un anno, poi, con due squadre nella medesima serie, può fare il travaso di giocatori, può fare di tutto. A quel punto il Grosseto non varrà veramente più niente.

E’ una ipotesi che va presa in seria considerazione. Per questo motivo mai come ora è obbligatorio fare chiarezza. Non può più giocare a ” lascio / non lascio”. Se uno vuole continuare ad essere rispettato deve rispettare anche gli altri

Ero su quel pullman magicamente guidato da Maurino e quando vidi da lontano lo stadio illuminato…Beh, l’emozione fu tanta, mai troppa. A Padova avevo coronato il sogno di un bambino: con la divisa del Grosseto per la storia. E la mia storia é quella, biancorossa sempre, come quel ‘We are the champions’ di quella notte. Grazie Grosseto!

Ci siamo stancati, almeno io! Basta! Che il nostro sindaco prenda per il bavero Camilli e gli chieda cosa vuole fare da grande! Diciamo che deve chiedergli chiarezza e no questa tiritera che ha veramente stancato tutti.”LASCIO”, “NON LASCIO”, qui sono tutti utili, ma nessuno è indispensabile. Inoltre, credo il Grifone interessi, basta che qualcuno (cioè Camilli) si decida.

Penso che gli sportivi abbiano bisogno solo di chiarezza.Se vuole lasciare lasci la società al suo destino,ma continuare con figure barbine degli ultimi anni non è rispettoso nei confronti di una squadra che compie 102 anni

Copyright © 2021 GrossetoSport Testata giornalistica iscritta al tribunale di Grosseto 8/2011 Direttore responsabile: Fabio Lombardi

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