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Calcio

Torneo Passalacqua tra dati incontestabili, formula da rivedere e polemiche inutili. L’ennesima occasione sprecata per crescere

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Grosseto Ieri sera si è conclusa la 44a edizione del trofeo Passalacqua. Il dato sportivo parla del meritatissimo trionfo unionista anche grazie a due giocatori in età per giocare tra gli Juniores, ma assolutamente fuori contesto: Molinari e De Carolis. Dunque, mister Biliotti e i suoi ragazzi, che durante l’anno hanno dovuto superare difficoltà di vario tipo, non solo hanno vinto il proprio girone regionale e hanno sfiorato il successo in Supercoppa, ma ieri sera hanno messo la ciliegina sulla torta vincendo per 4 a 3 la finale del Passalacqua contro il Gavorrano. Un dato incontestabile. A dire il vero, poi, per la famiglia Ceri si tratta di un bis, visto che come Ac Roselle la loro formazione Juniores, guidata da Consonni, lo scorso anno ha battuto in finale sempre il Gavorrano, rinforzato per l’occasione da bomber Loffredo, ora al Perugia.

URGE UN CAMBIO DELLA FORMULA DEL TORNEO Il dato tecnico emerso in questo torneo, però, è che la formula dovrebbe essere rivista. Il divario mostrato da alcune formazioni sulle altre è stato a tratti imbarazzante. Adesso ci sarà un anno di tempo per pensarci su, ma suggeriamo agli organizzatori di cambiare qualcosa. Una proposta che ci sentiamo di fare è quella di accorciare la durata del torneo, ma di alzare la qualità tecnica dello stesso. Per farlo, è necessario migliorare la qualità delle partecipanti. Come abbiamo già detto, un’idea potrebbe essere quella di far partecipare squadre come Grosseto e Gavorrano, alle quali aggiungere, ad esempio, selezioni provinciali sotto l’egida della Figc locale e altri club più competitivi. Le selezioni potrebbero essere in rappresentanza del nostro territorio provinciale, dunque potrebbero avere denominazioni come Alta Maremma, Bassa Maremma e Amiata. Si tratta solo di un’idea, appena abbozzata, ma sulla quale speriamo il comitato organizzatore voglia ragionare, perché non comprendiamo che tipo di crescita dovrebbero avere dei ragazzi che vanno ad affrontare dei pari età che magari gli rifilano 6 reti a 0 oppure che dopo tre partite di girone escono dal torneo sotto un diluvio di reti. A nostro giudizio è meglio un minor numero di squadre, ma di maggiore qualità. Questo, sia chiaro, nell’interesse di tutti.

POLEMICHE INUTILI Visto quanto è sentito il torneo a livello provinciale (e lo dimostra il fatto che la prossima sarà la 45a edizione), è chiaro che la stampa locale cerchi di dare la massima visibilità alla manifestazione. Ogni testata lo fa come reputa più opportuno e Gs, ad esempio, copre l’evento con i propri fotografi che si alternano in tutte le partite, più un giornalista fisso, Roberto Balestracci, giovane praticante, che oltre a scrivere il pezzo sui vari incontri, fa la radiocronaca via web e redige le pagelle. Ecco, proprio il nostro inviato è stato fatto oggetto di vergognosi cori offensivi e ieri sera esposto a pubblico ludibrio da un messaggio dell’Us Grosseto contenente il seguente testo:

BALESTRACCI 4 Per aver giudicato ragazzi partecipanti al Torneo Passalacqua in parecchi casi nemmeno maggiorenni, dando giudizi esaltanti o impietosi. I giovani non si giudicano, se ne apprezza la passione e l’attaccamento al gioco del calcio ed alla maglia che indossano.

Prima di dire la nostra su questo grave fatto, preferiamo fare un passo indietro e spiegare che i voti dati da Balestracci servono anche al FantaPassalacqua, il torneo di calcio virtuale al quale partecipano molti nostri utenti e alcuni degli stessi giocatori. L’idea di creare un torneo virtuale parallelo è venuta proprio al nostro inviato, che ha solo cercato di dare il maggior risalto possibile a tutti i protagonisti e alla manifestazione stessa. Chiaramente, c’è chi condivide ciò che il nostro giornalista scrive, così come ci può essere chi dissente. La stessa cosa avviene al momento di assegnare i voti, perché si tratta di giudizi personali che variano da persona a persona e che non troverete mai uguali su nessuna testata giornalistica. Ecco, qui è importante ricordare che non sono voti al valore di un giocatore, ma solo alla prestazione fornita in quella singola partita. Dunque, la volta dopo il voto e il giudizio assegnati saranno inevitabilmente differenti. Eppure, c’è ancora chi questa cosa non l’ha capita! C’è il genitore esaltato, quello per intenderci che <<…Bravi come mio figlio non ce ne sono>>, che scrive post offensivi su Gs, poi ci sono gruppi di tifosi (spesso ragazzi, amici dei giocatori insieme ai familiari degli stessi) che dalla tribunetta si permettono di offendere con cori indecorosi arbitri, calciatori e perfino alcuni giornalisti, su tutti il nostro Balestracci. Quel che è peggio, però, e non trova giustificazione, è la reazione avuta dalla società biancorossa al momento di ritirare il premio. Infatti, con chiara premeditazione, Simone Ceri ha alzato la 44a coppa Passalacqua con in evidenza un foglio nel quale, sotto lo stemma societario, è stato stampato il succitato voto con relativo giudizio a Balestracci. Un gesto diseducativo, che ci vediamo costretti a stigmatizzare. Signori, qui non parliamo di ragazzi delle scuole calcio, ma di agonismo e, in più di un caso, di maggiorenni (che in realtà diverse dalla nostra si misurano in altre categorie, magari giocando già da professionisti). Stiamo parlando della categoria Juniores, di quelli che, teoricamente, dovrebbero essere i ricambi delle prime squadre, di giovani uomini pronti a prendersi delle pur minime responsabilità calcistiche. Cosa ha fatto di così grave Balestracci (e prima di lui era accaduto qualcosa di simile durante il campionato con il nostro Pietro Mecarozzi) per meritarsi tutto ciò? Il gesto da parte della società unionista non può passare in sordina, anche perché c’era stato un chiarimento in forma privata tra noi e Simone Ceri e non credevamo che quest’ultimo avrebbe messo in atto il proposito (esternatoci al telefono) di umiliare il nostro giornalista, ma il dirigente biancorosso non si è accontentato di vincere sul campo, ha voluto stravincere, anzi, strafare e ci vediamo costretti ad evidenziare la gravità dell’errore commesso per il quale chiediamo che giungano delle scuse a Balestracci e al nostro giornale. Capite bene che a livello complessivo in questo Passalacqua l’aria respirata non sia stata delle migliori. C’è chi ha cercato palesemente di condizionare i giudizi di chi è chiamato a farlo. Quando l’articolo non è stato ritenuto adeguato al proprio punto di vista, c’è chi si è permesso di offendere, di deridere e di umiliare. Certi atteggiamenti vessatori e vergognosi sono continuati anche su Facebook e sulle pagine di Gs. Se ci pensate bene, stiamo parlando solo di calcio, di un trofeo provinciale, sentito quanto volete, ma di squadre che, complessivamente, farebbero parecchia fatica a confrontarsi con compagini neppure troppo lontane da qui. Per tale motivo, è giusto che il nostro giornale dia un segnale forte, facendo capire che a tutto c’è un limite e che il rispetto per le persone chiamate a fare il proprio lavoro non possa e non debba mai mancare. Si può dissentire, si possono avere idee differenti, ma ci sono tempi e modi per esternare tutto ciò. Ecco perché è giusto che il nostro giornale faccia un passo indietro, magari cominciando col non redigere più pagelle, soprattutto per non dare più importanza del dovuto a chi, viste le categorie calcate, difficilmente avrà il calcio come professione.

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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Caro Yury,
l’amore sconfinato per il calcio non implica assolutamente che tu sappia fare calcio…..
Purtroppo i fatti dimostrano che non perde occasione per dimostrare che è un grande tifoso ma che come dirigente a me personalmente non piace.
Come Presidente poteva provare a fare tesoro di tutti gli errori commessi quest’anno per fare un grande campionato il prossimo anno, però queste sceneggiate certificano che dimettersi sia stata la scelta giusta.
Forza Grifone sempre !!

Buonasera,

La libertà di manifestazione del pensiero è un diritto riconosciuto negli ordinamenti democratici, “Ognuno ha diritto di esprimere e diffondere liberamente le proprie opinioni “, dunque da spettatore su questo Fatto e su questa Coppa con il messaggio esposto al pubblico….il MIO VOTO è 0 ( ZERO)… perchè non è una critica costruttiva. Il Calcio è un veicolo straordinario che mira a formare uomini e donne del domani che seguono principi e valori della nostra società , sicuramente si apprezza la passione e l’attaccamento al gioco ed alla maglia che si indossa ma sempre nel rispetto delle regole al fine di evitare gesti di emulazione fuorvianti. Il giovane Giornalista Balestracci , a cui va il mio plauso e un 10 in pagella, ha evidenziato in ogni gara il positivo e il negativo come cronista ed è evidente che non si tratta di proprie considerazioni personali, ma la fotografia di fatti e situazioni realmente accaduti.

Poi ci lamentiamo perché da queste parti il calcio giovanile non cresce….

Spirito critico, ecco come si chiama la sensibilità o stato d’animo di chi dà un voto, un giudizio, e di chi per abitudine a darne, dovrebbe essere pronto a riceverne.
Pare strano che un così bravo commentatore sia pronto a giudicare, ma restio a ricevere una critica, e come una testata sempre attenta alla diffusione di notizie, si sollevi con tanta foga per un giudizio, che se non fosse “passato” con quella foto, sarebbe stato ignorato dal grande pubblico.

Il calcio è anche un gioco.

fare uno spot di quel genere quando la tua squadra vince un torneo da una esatta dimensione il livello raggiunto. non capisco il silenzio della figc e il silenzio degli organi di stampa ,giornali e tv, sull’accaduto. restare in silenzio non facciamo un favore a queste persone ma li rendiamo casomai più arroganti.ma sono sicuro che non accadrà nulla anche perché “Sic transit gloria mundi

Ma di cosa volete parlare il ceri ha dato un bel 4 e basta…fatela finita.

Articolo a mio parere che mette insieme aspetti del tutto differenti…un conto sono le offese personali, le aggressioni verbali gli atteggiamenti assurdi dei genitori un conto è esprimere un giudizio su un giornalista che a sua volta ha espresso giudizi anche talvolta un po’ troppo severi:stavolta si è beccato un bel 4 lui che mai ci sarà di tanto offensivo.

l’errore di queste persone è fare i dirigenti di squadre di calcio.non è il loro mestiere

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