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Calcio

Vincenzo Sabatini: “Resto al Rispescia e rincorro il record di Peter Shilton”

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Nella foto Vincenzo Sabatini (dalla pagina ufficiale FB Rispescia)

Porto Ercole – Lo stop forzato dei campionati a causa del covid ha rallentato ma non ha interrotto la corsa di Vincenzo Sabatini verso nuovi esaltanti record e verso altre sfide calcistiche, i suoi secondi 50 anni sono appena iniziati e noi lo abbiamo interpellato. Nell’intervista che ci ha rilasciato si intuisce benissimo come le motivazioni siano sostanzialmente identiche a quelle in cui oltre trenta anni fa iniziava la sua leggendaria carriera.

Partiamo dal numero di presenze che hai collezionato, sei a quota 950, hai un preciso obiettivo da raggiungere?
<<Si, il mio obiettivo è raggiungere quota 1005 partite disputate in campionato, è il record mondiale detenuto da Peter Shilton che mi piacerebbe superare. L’ex portiere della nazionale inglese ha giocato complessivamente 1390 partite comprensive delle coppe nazionali e internazionali e delle partite con la nazionale, credo che questo sia un record irraggiungibile ma la soglia di 1005 presenze è diventata una rincorsa che può concretizzarsi positivamente>>  

Eppure nei progetti di Vincenzo Sabatini non ci sono soltanto i record di presenze ma anche l’immutata voglia di vincere. E’ così?
<<E’ esattamente così, senza la voglia di vincere non scenderei più in campo. Posso affermare che ogni anno che passa la vittoria assume un valore e un significato sempre più importante. Nella stagione appena archiviata abbiamo vinto la coppa provinciale con il Rispescia e senza togliere niente a nessuno devo dire che sentiamo nostro anche il campionato. Il Roccastrada ha disputato una grande stagione, faccio al club i miei complimenti perché l’albo d’oro assegna il titolo a loro però non bisogna dimenticare che noi siamo partiti con cinque punti di penalizzazione, quando il campionato è stato sospeso eravamo primi in classifica con un punto di vantaggio sul Roccastrada che doveva recuperare una partita sospesa alla fine del primo tempo in cui stava perdendo per 2 a 0. La Federazione ha deciso di applicare il criterio della media ponderata e quindi il Roccastrada si è assicurato il titolo avendo giocato una partita in meno anche se in realtà ha giocato soltanto un tempo meno di noi. Diciamo che sul piano statistico ha vinto il Roccastrada, sul piano morale i campioni ci sentiamo noi>>.

A proposito del Rispescia, primo anno con questo club, che esperienza è stata?
<<Occorre dire che gioco con ragazzi che hanno circa trenta anni meno di me, per tale motivo l’approccio iniziale può risultare un po’ complicato, poi quando siamo entrati in sintonia tutto è andato per il meglio, ho trovato un grandissimo gruppo, una società molto seria e un allenatore come Fabio Ciavattini che è straordinario. Colgo l’occasione per fare un grosso in bocca al lupo al mio compagno di squadra Lorenzoni che giovedì è stato operato al crociato del ginocchio, lo aspettiamo in campo il prima possibile>>.

Il prossimo anno in seconda categoria quale sarà l’obiettivo?
<<La salvezza sarà la nostra vittoria del campionato, spero che la mia esperienza possa tornare utile a tutti in una squadra molto giovane e ci tengo a dire che in rosa abbiamo tre-quattro giocatori che possono tranquillamente arrivare in categorie superiori>>

E’ quindi sicuro che rimarrai a Rispescia?
<<Ho avuto un paio di richieste che mi hanno fatto immensamente piacere perché lusinga molto essere cercato a 50 anni ma a Rispescia mi sono trovato molto bene e non c’era motivo per cambiare squadra>>

Pensi che il Rispescia ha rispettato il pronostico di essere favorita?
<<Si, non nego che l’obiettivo era quello di salire di categoria sebbene qualche addetto ai lavori a un certo punto pronosticò che non saremmo entrati nemmeno nei playoff. Dobbiamo ringraziare quel pronostico che ci spronò ancora di più  a dare il massimo e così abbiamo collezionato una striscia di 12 vittorie e un pareggio>>

Al termine di questa intervista vuoi fare un saluto particolare?
<<Saluto il mondo del calcio, in questo periodo la mancanza di partite ci ha fatto stare male a tutti. Ringrazio Grossetosport per questa opportunità e faccio i complimenti al Grosseto e alla famiglia Ceri per aver riportato il Grifone tra i professionisti, con quella maglia ho giocato 113 partite in campionato e il Grosseto sarà sempre nel mio cuore, così come resterà un pilastro della mia vita e della mia carriera il preparatore dei portieri Moreno Dottarelli, senza il suo contributo umano e professionale non avrei avuto la forza e la capacità di giocare fino a questa età.>>        

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Numero 1 in tutti i sensi
Grande Vincenzo

Grande Vincenzo secondo me anche a 50 anni uno dei migliori portieri in Maremma dalla 3 cat alla promozione senza se senza ma..

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