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Calcio

Entra Negro e il Grifone vede nero. A Benevento, rocambolesca sconfitta per 3 a 2.

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BENEVENTO (4-3-1-2): Gori; Ferretti, Signorini, Mengoni, Som; Agyei, Di Deo (cap.) (51′, Negro), Espinal; Montiel (37′, Mancosu); Campagnacci, Altinier (69′, Dicuonzo) A disposizione Baiocco, Frasciello, Milesi, Buonaiuto Allenatore Guido Carboni

GROSSETO (3-5-2): Lanni; Burzigotti, Terigi, Legittimo (78′, Asante); Formiconi (cap.), Onescu, Obodo, Bombagi, Gotti (67′, Giovio); A. Ferretti, Marotta (86′, Mancini) A disposizione Maurantonio, Tedeschi, Biraschi, Colombi Allenatore Antonello Cuccureddu

Direttore di gara: D’Angelo di Ascoli Piceno.

Assistenti: Di Federico di Lodi – Argento di Palermo

Reti: 22′ pt Montiel (Bn), 33′ Marotta, 35′ Som (Bn) autorete, 57′ e 65′ Negro (Bn)

Ammoniti: Burzigotti, Gori (Bn), Mengoni (Bn), Onescu e Terigi.

Corner: 1 a 2.

Recupero: 2′ nel primo tempo e 4′ nel secondo.

Benevento. La Strega ipnotizza il Grifone e lo supera per 3 a 2. Detto così, niente di strano. L’anomalia sta nel fatto che il Grosseto, una delle migliori difese del campionato, ha subito 3 reti nella stessa partita. Peggio, come ricorderete, aveva fatto solo a Pontedera, alla prima di campionato. Come se non bastasse, rimane il rammarico per essere passati in vantaggio e per non aver saputo chiudere l’incontro quando la tifoseria di casa ha iniziato a contestare con sempre più insistenza il presidente beneventano e i giocatori giallorossi. L’ingresso di Negro, però, obiettivo mancato del mercato unionista e giunto da pochi giorni a Benevento, ha spostato definitivamente gli equilibri in campo. Infatti, il piccolo attaccante campano ha realizzato la doppietta con la quale i padroni di casi hanno effettuato il definitivo contro-sorpasso, dopo il vantaggio iniziale realizzato da Montiel. Il Grifone, dal canto suo, ha inizialmente reagito bene, tanto da trovare il pari col neo-acquisto Marotta e da passare in vantaggio col tocco Terigi deviato in porta da Som. Ad ogni modo, accanto alla solita occasione sprecata, va evidenziato il grave errore tecnico dell’arbitro, che, sull’1 a 0 per il Benevento, ha assegnato un calcio di rigore al Grosseto, salvo poi cambiare idea dopo la segnalazione dell’assistente. Dalla dinamica che abbiamo ricostruito, sugli sviluppi di un corner unionista, Espinal ha toccato nettamente la sfera con la mano, ma uno dei guardialinee ha richiamato l’attenzione dell’arbitro, convincendo quest’ultimo a tornare sulla sua decisione, tra le inevitabili e giustificate proteste grossetane. Detto ciò, il Grifone deve recitare l’ennesimo mea culpa, ma la dirigenza biancorossa dovrà operare presto e bene sul mercato per rendere definitivamente competitiva questa squadra in vista  dei play-off, riconquistati durante il vantaggio e ora lontani 3 punti. Dunque, chi deve intendere, intenda e agisca in fretta, perché gli alibi stanno finendo anche quest’anno.

Grifone leone Il Grosseto scende a Benevento e, per la prima volta, gioca al Ciro Vigorito. Tra i club in questione esistono solo due precedenti, entrambi finiti in parità. Nel primo caso, un amichevole a Norcia, con reti di Evacuo e Sansovini, mentre nel vero incontro ufficiale c’è stato un altro 1 a 1, ma allo Zecchini, un pari che ha lasciato tanto amaro in bocca in casa grossetana. Cuccureddu parte con un 3-5-2 con il neo-arrivato Marotta a fare da punta centrale e Ferretti a suo supporto. Carboni, invece, che è senza bomber Evacuo, opta per il 4-3-1-2 e sceglie come tandem d’attacco il duo Campagnacci-Altinier. Si tratta di un match importante in chiave play-off e il Grosseto deve tornare in Maremma con almeno un pari per non perdere troppo terreno dalla nona posizione. I padroni di casa, però, che si stanno rinforzando a tamburo battente, voglio scalare posizioni importanti e puntano a fare bottino pieno. Il risultato è che la partita viene giocata senza grandi tatticismi e al 22’ il risultato è già sbloccato dal gol messo a segno su punizione da Montiel, capace di indirizzare la sfera all’incrocio dei pali. Il Grifone, però, reagisce con grande veemenza e si vede assegnare il rigore per un fallo di mano netto di Espinal. Uno degli assistenti, però, richiama l’attenzione del direttore di gara che, dopo un fitto conciliabolo, torna sui suoi passi. Si riparte, così, con una palla a due scodellata in area di rigore, dopo polemiche e proteste di marca grossetana durate un paio di minuti. Qualcuno, poi, prova a giustificare tutto quanto con un fischio partito dalle tribune, un suono che avrebbe indotto in errore Espinal, ma se così fosse, il ripensamento dell’arbitro avrebbe del clamoroso. In ogni caso, i maremmani al 32’ raggiungono il pari con la rete siglata da Marotta, che così bagna l’esordio in biancorosso con una marcatura. La punta unionista, però, ex di turno, non esulta per rispetto verso il pubblico di casa. Comunque, i biancorossi non si accontentano di aver pareggiato e, continuando a macinare gioco, ribaltano il risultato grazie alla probabile deviazione dell’ex-unionista Som al 38’ su tocco di Terigi. Il centrale grossetano esulta come per reclamare la segnatura, ma sarà necessario visionare le immagini per capire l’esatta dinamica del vantaggio biancorosso, nato sugli sviluppi di una punizione. Quando, poi, le squadre vanno negli spogliatoi, la sensazione è che il vantaggio sia più che meritato. Oltretutto, il Benevento gioca in un clima surreale, da tutti contro tutti. Infatti, la presidenza viene contestata e la Sud, che ospita gli ultras di casa, battibecco contro la tifoseria della gradinata. Insomma, un ambiente poco positivo e un peccato per i beneventani, che non riescono a godersi una squadra che, almeno sulla carta, è tra le migliori del girone B.

Negro ribalta la situazione Nella ripresa, il Grosseto parte bene con Bombagi e, nel frattempo, sugli spalti va avanti la personalissima sfida della tifoseria contro la società e i giocatori giallorossi. Carboni, a questo punto, decide di mandare in campo Negro, acquistato appena tre giorni fa e la partita prende un’altra piega. La Strega, così, va alla ricerca del pari e lo trova al 57’, beffardamente proprio con il neo-entrato Negro, come detto, uno dei mancati obiettivi di mercato del Grifone. La punta campana ribatte in rete dopo una respinta corta di Lanni. Ora, però, il pari non accontenta nessuno. Dunque, altre emozioni e nuovo vantaggio, questa volta dei padroni di casa, che al 65’ realizzano il 3 a 2 ancora con Maikol Negro, bravo a mettere a sedere un difensore grossetano e a superare nuovamente Lanni. Il risultato diventa davvero ingeneroso per il Grifone, ma il campo dice quanto vi raccontiamo e il vantaggio campano non cambia neppure dopo le sostituzioni effettuate. Peccato davvero, perché si tratta dell’ennesima occasione gettata al vento dai biancorossi.

Alessandro Marotta (foto concessaci da www.ottopagine.net)

Alessandro Marotta (foto concessaci da www.ilsannioquotidiano.it)

 

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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Quest’anno un po troppe di occasioni al vento. Oddio a dire il vero sono tre anni forse quattro che di occasioni ce le siamo mangiate un bel po. Anche sul piano degli acquisti. Questo Negro per esempio va ad aggiungersi a decine di ottimi calciatori che ci siamo fatti regolarmente sfuggire per il solito pelo, che poi sarebbe traducibile in tentennamenti e serpi in tasca. Io da tanto dico che chi non spende non spande e il risparmino di traduce in molti altri soldi gia spesi che fengono buttati alle ortiche. Che guadagno c’é alla fine? Zero!!!!

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