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Prima Categoria

Sesta giornata in Prima Categoria: l’analisi del giorno dopo.

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GROSSETO- La sesta giornata del girone F di Prima Categoria registra un nuovo ribaltone in vetta alla classifica, con la formazione delle Badesse che, con la vittoria al fotofinish di Caldana, supera il Ribolla, sconfitto al Maracanà da un ritrovato Argentario, spinto alla vittoria da Cedroni. Particolarmente pesanti i tre punti ottenuti dai senesi, che hanno trovato il gol vittoria in 9 contro 11, mentre il team di Scheggi non è stato di certo fortunato, con la conclusione finale di Magnani che ha centrato il palo. Chi esce decisamente rinfrancata da questo turno è la Castiglionese, vincitrice a valanga sulla malcapitata Maglianese: un successo che riporta la truppa di Giagnoni al secondo posto, a un punto dalla vetta. Ormai non si può più parlare di sorpresa neanche per il Sorano,  che conquista una sonante vittoria sul difficile campo di Pievescola: 12 punti in graduatoria per la formazione di Gaggi, ancora imbattuta (unica tra le maremmane) e con a disposizione un reparto offensivo decisamente al top per la categoria. Un’altra formazione che sta attraversando un impressionante momento di forma è il Paganico, capace di segnare tre gol a una formazione come l’Alberese che aveva subito solo una rete. Giornata da incorniciare per Agresti, che per tanti anni ha militato in maglia Alberese: il giocatore-allenatore del Paganico ha aperto le marcature con una punizione all’incrocio dei pali. Respira anche il Fonteblanda, alla prima vittoria stagionale, colta contro una tenace Virtus Chianciano. Nel girone D, continua a volare il Follonica di mister Ballerini, che con la terza vittoria consecutiva, sale al quarto posto in classifica: decisivo l’attaccante Corrado, autore della doppietta decisiva contro il Palazzi. Sconfitta l’altra maremmana del raggruppamento, ovvero il Monterotondo, piegato dall’Acciaiolo per 3 a 2. Molte le attenuanti per la truppa di Cavaglioni, a partire dall’alto numero di assenti.

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Ieri ho visto Paganico-Alberese e devo dire di aver assistito, dopo quella di domenica scorsa, ad un’altra partita piacevole, giocata a viso aperto da tutte e due le squadre, in cui l’animus, la grinta e la determinazione dei giovani e meno giovani del Paganico hanno avuto la meglio su un Alberese a tratti apparsa anche troppo flemmatica fino a sembrare carente in quello che è l’ingrediente fondamentale in ogni successo sportivo: il “furore” agonistico.
E una sensibile differenza l’hanno fatta anche i portieri: se da una parte Allegro, non trattenendo un tiro da lontano di Cavaliere, ha avuto la sfortuna di servire su un piatto d’argento a Pieri la palla per il raddoppio, due o tre minuti dopo il magistrale vantaggio su punizione siglato da Agresti, dall’altra Marchi invece, all’inizio del secondo tempo, riusciva miracolosamente a smanacciare in calcio d’angolo una rasoiata rasoterra da dentro l’area che, se fosse entrata,avrebbe di sicuro riaperto la partita.
E invece, dal possibile 2-1 si è passati ben presto al 3-0 per un altro inopinato pastrocchio della retroguardia del Parco che metteva ancora Pieri nella condizione di insaccare a porta vuota.
Una particolare nota di merito va fatta ai giovani del Paganico che, invece di rappresentare, come spesso accade per inesperienza o per fisicità spesso ancora acerba, gli anelli più deboli della catena, a Paganico invece, grazie alla loro determinazione, ma anche ad una bella dose di personalità, sembrano ormai entrati stabilmente e con merito a far parte integrante della spina dorsale della squadra.
Complimenti davvero.

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